Processo Fallara. Requisitoria a sorpresa del pg: chiesta la conferma delle condanne per Giuseppe Scopelliti e i tre revisori dei conti

Giuseppe Scopelliti

di Fabio Papalia

Reggio Calabria. La conferma delle condanne inflitte in primo grado all’ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, e ai tre membri del collegio dei revisori dei conti. Questa la richiesta del pg Alberto Cianfarini, che stamani dinnanzi alla Corte d’Appello presieduta da Adriana Costabile con a latere Varrechione e Giacobello, ha tenuto a sorpresa la requisitoria nell’ambito del processo Fallara, che vede tra gli appellanti l’ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, difeso dall’avvocato Aldo Labate, condannato dal Tribunale in primo grado, il 27 marzo 2014, a 6 anni di reclusione (con interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durate della pena) per i reati di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, per le autoliquidazioni dell’allora dirigente del settore bilancio, Orsola Fallara, poi morta suicida.
L’udienza di oggi era dedicata all’escussione di tre testimoni; dopo la loro testimonianza però il pg ha dichiarato di essere pronto per procedere con la requisitoria, al termine della quale ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado per tutti. Oltre a Scopelliti, infatti, erano stati condannati, a 3 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno, anche i tre membri del collegio dei revisori dei conti, Carmelo Stracuzzi, Domenico D’Amico e Ruggero Ettore De Medici, imputati di falso. Dopo quella condanna, Scopelliti, per effetto della legge Severino, si dimise dalla carica di presidente della Giunta regionale. Da allora una lunga pausa in stand-by, in attesa di far luce sulla propria posizione processuale. L’udienza è stata rinviata al 20 dicembre prossimo, per la discussione dei difensori.

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