Aggressione a Don Giorgio Costantino. Iorfida (Anassilaos): “Il vile gesto ci offende. Associazioni e Circoli devono aprirsi ai giovani”

Don Giorgio Costantino

Don Giorgio Costantino

Reggio Calabria. L’aggressione a Don Giorgio Costantino, sacerdote impegnato a favore dei più bisognosi e dei giovani, da parte di altri giovani non può che gettarci nello sconforto più assoluto. E’ forse il segnale di una crisi profonda di valori che investe la nostra società e l’intero Paese e tocca soprattutto i giovani, coloro ai quali speriamo di poter passare il testimone e che riteniamo possano essere gli artefici di un rinnovamento civile, sociale e culturale. Continuiamo, nonostante tutto, nonostante il gesto vile che ci offende, a credere nella nostra gioventù, nella capacità dei giovani di voler costruire nuovi mondi, ma tale evento – vorrei tra l’altro ricordare i ripetuti gesti vandalici perpetrati nei confronti della Chiesa Ortodossa di San Paolo – dimostra che ancora c’è molto da fare da parte delle Istituzioni di questa Città e da parte anche e soprattutto della Scuola che talora non sempre riesce a comunicare quei valori civici che un tempo andavano sotto l’ormai vetusto nome di educazione civica.
Resta ancora molto da fare anche per chi si occupa di cultura – Associazioni e Circoli – che devono avere la capacità di venir fuori dagli Horti conclusi in cui spesso si rinchiudono per aprirsi alle ricche e complesse problematicità di un mondo giovanile che si presenta come un mondo sconosciuto, un pianeta a noi parallelo che non riusciamo a incrociare. A Don Giorgio Costantino l’augurio di una pronta guarigione. Alla Chiesa reggina e al suo presule la nostra piena solidarietà e il nostro convinto sostegno.

Stefano Iorfida
Presidente Associazione Anassilaos

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