In Commissione regionale contro la ‘ndrangheta il direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati

Reggio Calabria. “Si consolida la sinergia tra Commissione regionale contro la ‘ndrangheta in Calabria e Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Il recupero e riutilizzo a fini sociali dei beni sottratti alla mafia – creando opportunità di lavoro per i giovani e facendo crescere la cultura della legalità – costituisce il terreno su cui si gioca la grande scommessa e da cui, anche simbolicamente, passa la vera lotta alla criminalità”. Questo il commento del presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova a conclusione della seduta dell’organismo consiliare in cui è stato audito il Direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). “Il super prefetto Ennio Mario Sodano – ha detto Arturo Bova – ha fornito un report interessante sul lavoro di alto profilo che sta svolgendo l’Agenzia Nazionale che registra un impegno a 360 gradi per il recupero e il riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità a fini istituzionali e sociali. Al direttore Sodano abbiamo ‘strappato’ una importante promessa: l’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata collaborerà nel processo di formazione dei dipendenti degli enti locali, coinvolgendo i Sindaci e i funzionari amministrativi anche rispetto alle novità previste dal Codice Antimafia e alle opportunità di accesso ai fondi all’uopo stanziati. Un altro importante passaggio è la creazione presso la Regione Calabria di uno sportello stabile che consenta l’affiancamento degli enti locali da parte della Regione”. “Un confronto significativo, quello odierno, ha sottolineato il Presidente della Commissione, che ci ha permesso di approfondire alcuni aspetti rispetto ad una materia complessa e carica di rilevanza sociale e civile”. Nel corso dei lavori, il Prefetto si è diffusamente soffermato sull’impegno dell’Agenzia, che – ha detto – “è il terminale di processi lunghi ed articolati. La capacità dell’Agenzia di destinare i beni nei termini della normativa si è quasi quintuplicata grazie al lavoro di informatizzazione dei dati sui beni confiscati. Siamo in grado di fornire informazioni sui beni confiscati e sulle modalità per utilizzarli al meglio”. Dopo aver sottolineato il ruolo dei nuclei di supporto, previsti dalla nuova legge, il Prefetto Sodano ha rimarcato l’importanza di favorire una maggiore sinergia fra tutti gli enti, di fare squadra, di fare rete, creando gli strumenti che assistano i piccoli Comuni affinchè possano conoscere ed utilizzare al meglio tutte le opportunità previste a livello comunitario, nazionale e regionale (vedi i progetti di recupero dei beni confiscati per fronteggiare l’emergenza abitativa) e predisporre protocolli per la destinazione di risorse aggiuntive nonchè per fornire assistenza e supporto. Altro passaggio saliente del suo intervento, quello di “incoraggiare i Consorzi fra Comuni nell’ottica del miglior utilizzo dei beni. Un processo – ha detto – che ha già dato i suoi frutti”. Durante la seduta è stato ascoltato anche il vice prefetto Matilde Pirrera, dirigente dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati ANBSC la quale ha evidenziato come “in questa materia anche la Commissione regionale anti ‘ndrangheta in Calabria e il suo Presidente abbiano lavorato bene”. Hanno preso parte ai lavori i consiglieri Battaglia, Arruzzolo, Nucera e Morrone.

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