Concluso il corso di formazione per operatore nella marginalità: una squadra di educatrici in campo

Il corso di formazione

Il corso di formazione

Reggio Calabria. Concluso il corso di formazione per educatore psicosociale nella marginalità. Un’attività formativa che vuole andare incontro alla dinamiche di difficoltà del territorio, special modo nel rapporto con i più giovani, soprattutto quanti provengono da situazioni familiari e sociali di disagio. Per farlo, ovviamente, è necessario avere delle risorse altamente professionalizzate qualsiasi sia l’ambito d’azione: dalla scuola agli oratori. In tal senso, il Csi di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Università “Dante Alighieri”, il Csv dei Due Mari , Lions Club Reggio Calabria Sud “Area Grecanica” e l’associazione Inside hanno promosso il primo corso di formazione giunto al termine proprio lo scorso 1 marzo.

La risposta dei corsisti è stata eccellente: oltre cento gli iscritti, per la maggior parte ragazze, che hanno seguito con costanza e attenzione il modulo teorico del corso che si svilupperà, da marzo sino all’estate, con un tirocinio formativo. Un vero e proprio «esercito di educatrici». Un antidoto alla devianza giovanile e alle derive mafiose tra i più giovani, proprio come sosteneva l’illuminato Gesualdo Bufalino, uno dei principali intellettuali meridionali dello scorso secolo, rispetto al contrasto con Cosa Nostra tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90. Così, la sfida alla subcultura ndranghetista parte proprio dai banchi della “Dante Alighieri”.

Studenti, insegnanti, assistenti sociali, allenatori e pedagogisti per un mese sono stati i protagonisti di un percorso di crescita, confronto e formazione che punta a fornire competenze specifiche su diversi strumenti (uno su tutti, lo sport) indispensabili per acquisire i codici necessari affinché si possano modulare percorsi e interventi educativi, rendendole opportune e significative al contesto sociale in cui si opera. Tra i relatori intervenuti il docente Vincenzo Romeo, il pedagogista Piero Surfaro, l’educatore Giuseppe Pericone, il medico Egidio Imbalzano, le psicologhe Anna Rossi e Carmelina Toscano, nonché sociologo e direttore dell’area Welfare nazionale del Csi, Michele Marchetti.

«Aver pensato ad un modulo specifico su gioco e sport, rende ancora più significativa la nostra azione quotidiana – spiega Mimmo Aricò, vicepresidente del Csi Reggio Calabria che ha seguito da vicino questo ambito formativo del Comitato – Lo sport, in questo momento, è l’unico ponte per comunicare e interagire con i ragazzi. Fornire competenze specifiche sul valore educativo e terapeutico del gioco, sarà determinate per avviare percorsi sociali ed educativi nelle zone più a rischio della nostra Provincia». L’ultima parte del corso sarà dedicata alla parte esperienziale con il tirocinio presso realtà sociali del territorio reggino.

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