Politica, Nicolò (FI): “Centrosinistra chiarisca contraddizioni evitando di esporre l’Assemblea legislativa al ludibrio nazionale”

Alessandro Nicolò

Alessandro Nicolò

Reggio Calabria. “Alcune dichiarazioni del collega Giudiceandrea alla trasmissione ‘Non è l’Arena’ diretta da Massimo Giletti, hanno ulteriormente posto sulla graticola dell’opinione pubblica nazionale la vita della massima istituzione calabrese. Tant’è che il Governatore Oliverio, probabilmente per correre ai ripari, ha sfornato i dati del risparmio del bilancio regionale con l’apertura della Cittadella. Però il Presidente Oliverio, a dire il vero, poco o niente dice sullo sforzo prodotto nella precedente legislatura a guida centrodestra, che dello spostamento degli uffici regionali da immobili privati alla Cittadella aveva fatto una battaglia di principio.
Certo, la politica è fatta anche di immagine, ma la sostanza rimane dura, come i fatti e il lavoro svolto dal Presidente Scopelliti e dall’ex governo regionale di centrodestra che ha disincagliato un problema tutto politico-amministrativo che stava per assumere i contorni di una vicenda giudiziaria. Sarebbe opportuno che il Presidente Oliverio –prosegue l’On. Alessandro Nicolò- ricordi alla sua maggioranza, che quando si finisce sotto le luci della ribalta e delle telecamere, di riflesso, proprio per la funzione pubblica che si ricopre, tutto ciò che si dichiara va fatalmente nel tritacarne di una informazione parziale che non aiuta a comprendere con chiarezza le ragioni delle scelte.
Un esempio? Come mai Giudiceandrea nulla ha obiettato all’osservazione del giornalista Sergio Rizzo sulla scelta storica della Regione di insediare l’Assemblea legislativa a Reggio Calabria, e la sede della Giunta a Catanzaro? Forse si comprende che probabilmente – continua Alessandro Nicolò –la tendenza generale a volte è quella di relativizzare fenomeni sociali che tanto peso hanno avuto in questi primi cinquant’anni di regionalismo calabrese, ma questo può essere consentito a chi non conosce la Calabria e le vicende degli anni ’70. Pertanto, sarebbe auspicabile non andare allo sbaraglio e si eviti, come già si stava ventilando ad inizio legislatura, di dare forza a idee bislacche e senza alcun senso, divaricanti, che non aiutano certo la Calabria a procedere speditamente sulla strada dell’unità istituzionale e dello sviluppo dei suoi territori”.

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