L’ex Fiera campionaria di Pentimele abbandonata tra ricordi e aspettative

Reggio Calabria. Uno dei siti più rappresentativi che hanno tracciato nel corso degli anni la storia della città versa da decenni in uno stato di assoluto abbandono. Vergognose le condizioni dell’area in cui si svolgeva tanto tempo addietro la fiera campionaria, un luogo che in molti, non senza una nota di nostalgico ritorno al passato, rammentano tra ricordi di ciò che fu e speranze che qualcosa possa risorgere nel posto ormai dimenticato.
Lo spazio che per anni ha accolto al suo interno kermesse di elevata importanza non solo a livello nazionale, oggi svolte paradossalmente a pochi metri di distanza, si mostra come un vero e proprio punto della città tralasciato che giorno dopo giorno continua a sfaldarsi inesorabilmente.
Ad iniziare dalle piante, che formavano un polmone verde in un connubio naturale con il vicino mare, oggi visibilmente cresciute a dismisura con i rami degli alberi proiettati in inconsuete direzioni mentre le immancabili erbacce hanno attecchito in ogni dove ricoprendo anche le vie cementate che un tempo formavano i percorsi per le migliaia di visitatori.
I capannoni collocati sul territorio dell’ex fiera che costituivano gli spazi espositivi al coperto, continuano a “spogliarsi” di tutto ciò che li componeva.
Ad iniziare dai tetti completamente sventrati dei loro pannelli che oggi sono caduti sulla vecchia pavimentazione o penzolanti dalle lamiere arrugginite insieme al distrutto impianto d’illuminazione.
Lamiere divelte che a volte hanno rappresentato, e tutt’oggi continuano ad esserlo, un serio pericolo per i passanti e gli ospiti di strutture importanti presenti nelle vicinanze perché violentemente trasportate dal vento e poi finite sulla strada.
All’interno di questi padiglioni, in cui è possibile trovare di tutto, le stanze ampie sembrano essere state suddivise in piccoli ambienti con cartoni o altro materiale dalle mani di qualche senza tetto che in essi ha trovato collocazione da chissà quanto tempo.
Rifiuti di ogni genere, sparsi anche all’esterno dell’area, sono visibili sul pavimento o quel che rimane di esso. Bottiglie, indumenti, calcinacci, ferri e altro materiale formano una vera discarica che si proietta in alcuni punti finanche sui muri perimetrali che affacciano sulla pubblica via, anche loro mestamente ceduti sotto i colpi dell’inarrestabile usura del tempo e dell’incuria.
Una situazione rattristante che documenta una realtà innegabile su un altro sito della città che appare infelicemente trascurato.
Un luogo di cui si è discusso diffusamente esponendo idee e possibili realizzazioni, attuabili a quanto pare grazie a presunte somme di svariati milioni di euro provenienti dai finanziamenti dei Patti per il Sud, destinandolo nelle varie possibilità attuabili a centro polisportivo, a camping, a parco verde. Di tutto ciò invece quello che di tangibile rimane è
sicuramente il fatto che ancora oggi, nonostante le tante idee pensate e ripensate che restano ancora in cerca di concrete attuazioni, il parco di Pentimele in cui si svolgeva l’ex Fiera campionaria continua a rimanere, come succede ormai da decenni, un luogo abbandonato e desolato aperto soltanto, purtroppo, ad incognite frequentazioni.

Guglielmo Rizzica

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