Demolizione manufatto abusivo su lungomare di Gallico. Pinto: «Demolire vecchio ponte»

Reggio Calabria. L’avvio dell’opera di demolizione di un manufatto abusivo sul lungomare di Gallico non può che essere salutata con soddisfazione, soprattutto da parte di chi, ormai da parecchi anni, si batte per una politica attenta verso i bisogni del territorio, nella piena convinzione che le istanze dei cittadini in materia di igiene, sicurezza, decoro urbano e sviluppo del territorio debbano essere ascoltate, recepite, fatte proprie e tradotte in azione amministrativa. Tornando all’arenile di Gallico, vorrei far presente che, sull’esistenza di manufatti abusivi o degradati, il sottoscritto ha ripetutamente e da tempo segnalato lo sconcio, ha continuamente sollecitato l’intervento delle autorità competenti per rimuovere situazioni di degrado, oltre che di rischio per l’incolumità pubblica. Tanto per rendere più plastico il concetto dell’effettiva pericolosità dei ruderi, voglio semplicemente dire che me ne sono personalmente accorto, facendo una passeggiata con amici e notando che alcune lamiere arrugginite, agitate dal vento, potevano ferire qualche passante o provocare un qualsiasi altro ingente danno. Dopo di che mi sono tempestivamente speso per segnalare a chi di dovere la situazione di pericolo. Tutto qui. Con una semplice operazione di bonifica, economica in termini di costi e di tempo, è stato abbattuto un manufatto abusivo che da decenni era diventato il simbolo del degrado e dell’incuria. Del resto, non può che farmi piacere che l’amministrazione comunale, contestualmente ai lavori di demolizione, ha annunciato di voler accelerare le procedure del progetto di riqualificazione, condividendolo con i cittadini. Nell’attesa che il progetto diventi realtà con la partenza del cantiere, vorrei mettere in evidenza alcune criticità che investono questa parte di territorio e che creano disagio al quartiere. Quando piove una certa intensità, il lungomare si allaga creando disagio alla circolazione e alla popolazione. Forse manca quella dovuta manutenzione dei pozzetti di raccolta per far defluire le acque meteo in modo normale.
Vorrei, inoltre, far notare all’amministrazione, che esiste una strada, la via del Torrente, che collega la marina di Gallico con la piazza della Madonna delle Grazie, un’arteria, la cui costruzione risale agli anni ottanta ma poi abbandonata, tanto che essa non è stata completamente asfaltata e ridotta in alcuni tratti ad una vera e propria discarica. Riqualificare questa via, oltre a ridare decoro alla zona, consentirebbe un collegamento diretto e comodo tra Gallico superiore e la via santa Domenica alla marina di Gallico. Infine, ritengo che si potrebbe demolire il vecchio ponte di collegamento con la via Santa Domenica, lasciato al suo destino dopo la costruzione del nuovo ponte. La demolizione del ponte ormai in disuso porterebbe pulizia e decoro in una zona che al momento si trova in totale abbandono. Pochi, piccoli interventi dai costi limitati che si possono realizzare in tempi brevi ma che darebbero all’intera cittadinanza il segnale che le cose possono e debbono cambiare.

Giuseppe Pinto

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