Palazzo di Giustizia. Malara (Pd): «Perché non sono iniziati i lavori? Quale è il cronoprogramma?»

Falcomatà nel cantiere del palazzo di Giustizia

Falcomatà nel cantiere del palazzo di Giustizia

Reggio Calabria. «Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, sono passati 7 mesi dall’assegnazione alla ditta RTI, tramite bando di gara, per il completamento dei lavori, per un importo a base d’asta superiore a 26 milioni di euro. Sollecitato da alcuni cittadini che mi chiedono come mai non sono ancora iniziati i lavori, mi sembra opportuno capire e dare risposta di ciò che accade, conoscere le motivazioni per la quale i lavori siano ancora fermi». Lo afferma Antonio Malara dirigente del Partito Democratico.
«Per non essere attaccati dall’opposizione – prosegue il segretario Dem della sezione di Sbarre Malara – sarebbe opportuno pubblicare il cronoprogramma integrale dei lavori, visto che i tempi previsti per il completamento dell’opera sono 24 mesi dall’assegnazione e sembra impossibile ricondurre un tale ritardo dell’inizio dei lavori ad una semplice ricognizione dei materiali, e spiegare ai cittadini quali siano le motivazioni per le quali ancora è tutto fermo. Dobbiamo per forza far pensare male o peggio far credere che il bando di gara e l’assegnazione siano stati un maldestro tentativo per evitare la famigerata multa dall’Unione Europea di 40 milioni di euro, e non come nei fatti è, la volontà di completamento dell’opera pubblica più importante della città? Sono stanco che il nostro lavoro amministrativo sia continuamente attaccato dall’opposizione – conclude il segretario Democrat – è mio preciso dovere da dirigente e militante del mio partito sottolineare le criticità amministrative, come non ultimo avvenuto con la richiesta accolta dal consigliere Rocco Albanese della convocazione della “commissione Programmazione e Servizi Generali” per la discussione dell’idea progetto “DifferenziAMOla 2.0” , al fine di attivare la mia amministrazione alla risoluzione dei problemi nell’interesse, in primis, dei cittadini e del nostro stesso Partito Democratico che vuole riproporsi alla guida della città e non può permettersi determinati attacchi. Da attento conoscitore della storia politica locale, vorrei ricordare il già Segretario Zappia che richiamò più volte l’amministrazione pro tempore, va fatta nota, del suo stesso colore politico, invitandola ad un lavoro sinergico. Quella stessa amministrazione che anche grazie, ma non solo, al lavoro di Zappia poi finì per essere considerata la migliore. Era il periodo della “grande Primavera di Reggio” con Italo Falcomatà Sindaco».

 

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