Diga del Menta. Pinto (Reggiolab): «Completare i serbatoi di Vito e Pentimele»

«Non è certo mia intenzione fare critica ma vorrei rendere ben visibile le difficoltà»

Serbatoio collina di Pentimele, Vito

Serbatoio collina di Pentimele, Vito

Reggio Calabria. “Restituire alla nostra città un futuro capace di impedire un inevitabile declino, cui non intendiamo rassegnarci”. E’ questo il senso della lettera che Giuseppe Pinto, coordinatore di Reggiolab, ha inviato, nei giorni scorsi, al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
“Dal recente dibattito sul lungomare reggino, “S’Intesi” -esordisce Giuseppe Pinto – è emerso che la crescita della città passa, ovviamente, anche dalla rinascita dei quartieri periferici, eppure Reggio, da troppo tempo, vive una realtà non tanto positiva sotto il profilo dei servizi primari. Basti pensare alla viabilità precaria (non solo per il dissesto delle strade, ma principalmente perché inadeguata alle esigenze urbane), alle criticità evidenti della raccolta differenziata e, soprattutto, ad una generale incuria verso il territorio. Tuttavia, – prosegue Pinto – anche se dopo tanti anni e tanto scetticismo, finalmente dovrebbe arrivare in città l’acqua del Menta che consentirà un’adeguata distribuzione idrica. La Sorical – prosegue Pinto – come riportato dagli organi d’informazione locali, nel rispetto degli impegni presi, ha già predisposto quanto di sua competenza, affinché da qui a qualche mese si possano riempire i serbatoi sparsi sul territorio comunale, operazione fondamentale per l’accumulo e la distribuzione del prezioso liquido”.
“Nonostante ciò – fa notare Giuseppe Pinto – non tutti i cittadini potranno usufruire nelle proprie abitazioni, in modo continuo, dell’acqua che arriva dal Menta; infatti, il quartiere di Vito Inferiore e la zona Lupardini nel quartiere di Pentimele, che hanno patito la “grande sete” per oltre 30 anni, attendono che i due serbatoi di accumulo e distribuzione, situati sulla stessa collina di Pentimele, vengano completati. Quello, a ridosso della via Lia Vito, realizzato con i fondi del Decreto Reggio, si trova in stato di abbandono dal 2006 ma se fosse completato, risolverebbe quasi definitivamente la crisi idrica di Vito, quartiere che ha il vantaggio di poter usufruire nel 90 per cento del suo territorio della nuova rete di distribuzione. Analoga situazione per il serbatoio di fornitura della zona Lupardini nel quartiere di Pentimele”.
“Non è certo mia intenzione fare critica – sottolinea costruttivamente Giuseppe Pinto – ma vorrei rendere ben visibile le difficoltà, fotografando lo stato di fatto di un territorio che, oltre agli ordinari problemi di vita quotidiana, si trova con opere pubbliche di vitale importanza ancora incompiute. Negli ultimi decenni, se si fossero iniziate o completate tutti i lavori programmati, la nostra città avrebbe migliorato la propria qualità di vita. Purtroppo, Reggio ormai si trascina da tempo in queste problematiche e certamente la Sua amministrazione non ha la bacchetta magica. Ma tale assunto non giustifica il fatto che molte opere pubbliche, inserite nei vari piani triennali comunali e non, a dispetto di tanti soldi pubblici spesi, siano rimaste ferme”.
Pinto chiude la sua missiva al Sindaco, chiedendo “se non ritenga opportuno che l’Amministrazione comunale prenda in seria considerazione il completamento di queste opere di vitale importanza per i due quartieri, perché capaci di garantire una erogazione dell’acqua continua e di qualità, senza utilizzare i pozzi che ad oggi sono stati oggetto più di una volta di disservizi, causa di gravissimi disagi per una collettività di cui fanno parte anche parecchi anziani ed ammalati”.

Serbatoio collina di Pentimele, Vito
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