Candidatura a sindaco. Il centrodestra è poco “De Felice”

Falcomatà e De Felice

Falcomatà e De Felice

Reggio Calabria. In attesa di smentite o conferme sulla possibile candidatura a sindaco del prefetto in pensione Arturo de Felice, presidente di Sacal, fortemente caldeggiata dal deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, arrivano i primi “distinguo” nella coalizione di centrodestra. Sul “chi va là” sta Giuseppe Agliano, coordinatore di Reggio Futura, formazione che ha eletto ben 4 consiglieri alle comunali del 2014. “Quindi – incalza – Mario Occhiuto non sarà il candidato del centrodestra alla Regione?”. Una domanda retorica per specificare che Forza Italia non può fare l’asso piglia tutto nella prossima stagione elettorale. Poi il pensiero si fa più netto, sostenendo esplicitamente che il partito di azzurro non può pretendere “regione, comune e città metropolitana”. Quello di Agliano è uno scambio di battute con l’ex senatore Renato Meduri che si consuma nella piazza virtuale di Facebook. E’ sintomo, evidentemente, di una forte discussione tendente a mettere un freno a possibili fughe in avanti.

Possibile candidato sindaco, il centrodestra è poco De Felice

Lo stesso Meduri, sempre sulla piattaforma virtuale, critica l’endorsement di Cannizzaro su De Felice: “Se Cannizzaro schiera De Felice comincio a ricredermi su Francesco (Cannizzaro, ndr). De Felice è già stato candidato a Reggio, alla Camera, con le sinistre e sonoramente bastonato dalla città che scelse giustamente Natino Aloi. Successivamente ha fatto carriera sempre all’ombra delle sinistre”.

Proprio il passato ed il presente politico del reggino De Felice sono fra i punti interrogativi più profondi che scavano nel logorio del centrodestra. Già schierato dal centrosinistra in competizioni elettorali (così come ricorda Meduri), l’ex prefetto è al vertice di Sacal, la società che gestisce gli aeroporti di Lamezia e Reggio Calabria, proprio su indicazione del Governatore Mario Oliverio.

Aggiunge Meduri: “Reggio non ha bisogno di cavalli di ritorno; che si candidi a sinistra, De Felice, al posto del sindaco uscente”. Quindi, da “vecchio saggio” della destra reggina, l’ex senatore manda un messaggio preciso a chi si affaccia adesso sui palcoscenici della politica nazionale: “Attento Francesco (Cannizzaro, ndr) in politica basta una mossa sbagliata per pregiudicare tutta una carriera. Non cedere a complessi di onnipotenza che poi la realtà potrebbe apparire molto amara!”.

Insomma, il sasso è lanciato. Nel centrodestra che punta a riprendersi Palazzo san Giorgio dopo lo scioglimento per contiguità mafiosa, il dibattito diventa serrato. Trovare l’antagonista all’uscente Giuseppe Falcomatà è, ovviamente, motivo di forte riflessione. Un lavoro molto più difficile del previsto che, se trascinato a lungo, rischia di appalesare contraddizioni, fratture e gelosie intestine ad uno schieramento a caccia dei successi perduti.

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