Ritorna l’appuntamento annuale con “L’Abyss day” per vedere i “mostri” risucchiati dal fondale dello Stretto

Reggio Calabria. Giornata primaverile trascorsa all’insegna della conoscenza quella di mercoledì scorso. Ad offrire tale interessante momento con il suo “Abyss day”, giunto al sesto appuntamento consecutivo annuale, ci ha pensato il biologo Angelo Vazzana, responsabile del “Museo di Biologia Marina e Paleontologia”, di Reggio Calabria, che è riuscito a richiamare l’attenzione di tanti appassionati che amano l’elemento mare ponendoli davanti all’incredibile spettacolo che si manifesta in questo braccio di mare.

Il giorno degli abissi è infatti un momento particolare in cui si verificano particolari condizioni marine come appunto forti correnti di risalita e non solo, in cui vengono trasportate un’infinità di strane forme di vita che vengono letteralmente risucchiate dai fondali per poi essere sparse sulla superficie del mare e, quindi, anche sulle spiagge.
L’appuntamento anche quest’anno è stato presso il lungomare tra Punta Pezzo e Cannitello lungo il tratto che dal Faro sfocia in direzione nord, verso Porticello. Davanti allo spettacolare scenario offerto dalle potenti correnti dello Stretto, Vazzana ha spiegato la conformazione di questo affascinante tratto di mare che, con le sue peculiarità, è in assoluto un luogo unico al mondo. Dalle correnti di risalita (upwelling) che trasportano interminabili piccoli “mostri” come i pesci abissali, al ribollio delle correnti.

Il tutto “condito” da reperti di queste creature come il “Chauliodus sloani” pesce vipera, “Argyropelecus haemigymnus”, pesce ascia d’argento tanto per citarne qualcuno, che vengono spiaggiate quando si verificano particolari condizioni meteo-marine come il forte vento proveniente da nord e questi movimenti di acqua che da secoli si manifestano nello Stretto con impressionante potenza.

Guglielmo Rizzica

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