Al Museo dei Bronzi la mostra della Polizia scientifica (VIDEO)

Inaugurata dal dirigente generale dell'Anticrimine della Polizia di Stato

Reggio Calabria. E’ stata inaugurata martedì scorso a Reggio Calabria, nel Museo archeologico nazionale, la mostra fotografica itinerante della Polizia scientifica in cui sono esposte le immagini delle più importanti operazioni svolte nel corso degli anni “per conoscere e comprendere eventi che hanno segnato la vita della società italiana”. All’iniziativa, che resterà aperta al pubblico fino a domenica prossima, 26 maggio, erano presenti il dirigente generale dell’Anticrimine, Francesco Messina; il direttore del servizio di Polizia scientifica, Fausto Lamparelli; il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani; il questore, Maurizio Vallone; il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto; il sindaco, Giuseppe Falcomatà, ed il direttore del Museo, Carmelo Malacrino.

Tra le immagini esposte, le impronte di Benito Mussolini, la foto segnaletica di Sandro Pertini, le foto del sequestro di Aldo Moro, le stragi di Capaci e via d’Amelio, i ‘pizzini’ di Bernardo Provenzano. Ed ancora, le fotografie relative ad alcuni drammatici episodi accaduti in Calabria, come i sequestri Casella e Cartisano, l’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, l’assassinio del sovrintendente della polizia di Stato Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano e l’assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno.

“La mostra – ha detto il questore Vallone – arriva a Reggio Calabria, nel Museo nazionale archeologico, allestita vicino la sala dei Bronzi di Riace e della ‘testa del Filosofo’ di Porticello, testimoni di una tradizione millenaria su cui si è costruita la società contemporanea, a dimostrazione di come la Polizia di Stato viva il territorio di questa città e sia profondamente inserita nel tessuto storico e sociale di cui il Museo di Reggio Calabria è la massima espressione”.

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