La cerimonia di consegna dei premi Gerbera Gialla 2009

gerberaReggio Calabria. Maggio è un buon mese per uccidere. Da Portella delle Ginestre, passando per Capaci, Giuseppe Impastato, via dei Georgofili, è lungo l’elenco delle stragi di mafia che si sono consumate in questo mese. Come il 3 maggio del 1982, quando la ‘ndrangheta fece saltare in aria a Reggio Calabria l’imprenditore Gennaro Musella. E’ a lui e a tutte le vittime della mafia che è dedicata l’edizione 2009 della Gerbera Gialla, la manifestazione organizzata dal coordinamento nazionale “Riferimenti”, fondato dal giudice Antonino Caponnetto e presieduto dalla figlia dell’imprenditore napoletano, Adriana Musella. Ieri sera, a dare il via alla due giorni organizzata da Riferimenti, è stata la banda musicale della Polizia di Stato, che si è esibita al Teatro “Francesco Cilea” davanti alle più alte cariche civili e militari. Per l’occasione il prefetto Francesco Musolino ha consegnato alla presidente di Riferimenti la speciale medaglia che il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha voluto conferire quale premio di rappresentanza e in segno di particolare apprezzamento. “Anche quest’anno – è l’auspicio rivolto ad Adriana Musella dal Presidente della Repubblica – le giornate della Gerbera Gialla si confermino come uno fra gli appuntamenti più intensi per custodire e alimentare, specie nei giovani, la memoria e l’esempio del suo caro papà e di tutti coloro che hanno pagato con la vita la lotta alla criminalità mafiosa”.
Nel corso della serata, alla presenza del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, sono stati consegnati i premi Gerbera Gialla. Un fiore per non dimenticare, la gerberaa è stata scelta come simbolo dell’impegno antimafia proprio per il suo stelo forte, che esprime la forza dell’amore sull’odio e sulla violenza, un fiore che nasce dal dolore e dalle lacrime dei lutti.
Di seguito l’elenco dei premiati. Premio alla carriera: Antonio Manganelli, capo della Polizia; premio Gerbera Gialla 2009: generale Arturo Esposito (sottocapo Comando generale Arma dei carabinieri), Michele Prestipino (procuratore aggiunto), Alessandro Pansa (prefetto di Napoli), Giuseppe Pignatone (procuratore della Repubblica Reggio Calabria); premio al giornalismo: Rosaria Capacchione; premio alla memoria: tenente dei carabinieri Marco Pittoni; premio speciale Calabria: generale Gaetano Giancane (comando regionale guardia di finanza), colonnello Valerio Giardina (comandante Ros Reggio Calabria), Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, Luigi Silipo (dirigente commissariato di Siderno), Giuseppe Cannizzaro (dirigente commissariato di Lamezia).
Particolarmente commovente, la premiazione della Squadra Mobile di Reggio Calabria, quando il primo dirigente Renato Cortese ha dedicato il premio appena ricevuto a un giovane sovrintendente dellla Mobile, Carmelo Aloi, che ha perso la vita otto giorni fa a seguito delle ferite riportate in un incidente stradale in cui è stato coinvolto da un cittadino rumeno, che lo ha travolto all’incrocio del Ponte Calopinace.
“La celebrazione della memoria è particolarmente importante – ha commentato il prefetto Pansa – perché la lotta alla criminalità si basa sulla conoscenza, e la consapevolezza di quanto successo è il modo migliore per combattere la criminalità”. “E’ significativo – è il commento del procuratore Grasso – per chi, polizia e magistratura, lotta giornalmente, avere accanto il consenso della società civile e l’apporto di tutte le istituzioni”.

Fabio Papalia
(photogallery Adriana Sapone)

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