Si salvi il patrimonio della “Luigi Mezzacapo”

mezzacapo-la-casermaReggio Calabria. Giorno 13 giugno, un quotidiano della Calabria ha dato notizia che il 18 giugno, rappresentanti dell’Esercito, avrebbero consegnato la storica caserma “Luigi Mezzacapo” alla Prefettura che potrà ospitare anche alcuni uffici della Polizia di Stato, in particolare il Gabinetto regionale della scientifica.


La caserma “Luigi Mezzacapo” fu costruita nel 1885 per ospitare il Distretto Militare, fu intitolata a Luigi Mezzacapo, nativo di Trapani, il quale, assieme al fratello Carlo (ambedue allievi della Scuola militare “Nunziatella” di Napoli) furono dei valorosi patrioti del nostro Risorgimento. Mentre a Luigi veniva intitolata la caserma a Carlo venne intitolata la piazza antistante la caserma che tutt’oggi porta il suo nome (alcuni erroneamente la chiamano piazza Sant’Agostino per via della vicina chiesa). La caserma, purtroppo, ebbe a subire una catastrofe con il terremoto del 1908. Quella mattina fatale, perirono ben 280 giovani soldati del 22° Reggimento di Fanteria che il 1° gennaio 1909, avrebbero completato il servizio di leva. Il Distretto Militare di Reggio Calabria, fu istituito il 1° gennaio 1871 con Regio Decreto e fino al 1885, quando venne costruita la “Luigi Mezzacapo” fu ospitato in vari edifici. Nel settembre 1996, in seguito alla ristrutturazione delle Forze Armate, il 21° Distretto Militare di Reggio Calabria, dopo 125 anni di stanza in Città, venne trasferito a Catanzaro ed unificato al Distretto di quella Città. Oltre alle funzioni di Reclutamento, Forza in congedo e Matricola venne trasferita a Catanzaro tutta la “documentazione matricola storica” di generazioni di giovani della nostra provincia che in pace, in guerra ed in missioni di pace  nel mondo, servirono l’Italia. La provincia reggina, ebbe 9.000 caduti, migliaia di feriti ed invalidi in tutte le guerre, 19 Medaglie d’Oro al Valor Militare, 84 d’Argento, 190 di Bronzo e 276 Croci di Guerra. Occorre l’obbligo di informare i nostri giovani ma anche ricordare ai rappresentati della cosiddetta “Padania” che Reggio e la sua provincia risposero con slancio alla chiamata della Patria e contribuirono con uno dei più alti tributi di sangue e di caduti. L’industria di guerra della 1ª Guerra Mondiale, fece diventare come ebbe a dire il sindaco di Reggio dell’epoca Giuseppe Valentino, ancora più abissale la sperequazione economica tra Nord e Sud; determinando un nuovo gigantesco contemporaneo spostamento di ricchezze artificialmente e rapidamente prodottasi solo verso il Nord Italia.
Fruttò a Reggio circa 300 mila lire, a Genova 265 milioni, a Milano 221 milioni, a Torino 177 milioni. Nel 1996, contemporaneamente al trasferimento del Distretto Militare a Catanzaro, veniva trasferito alla “Luigi Mezzacapo” da Cosenza, il Comando Militare Esercito “Calabria” che ebbe sede a Reggio sino al 27 settembre 2007, quando anche questo Comando venne trasferito a Catanzaro (sgarnendo dell’Esercito la città di Reggio a differenza degli altri due capoluoghi storici della Calabria che mantengono: Cosenza il 1° Reggimento Bersaglieri e Catanzaro il Centro Documentale e il Comando Militare Esercito della Calabria). Auspichiamo che il ministro della Difesa nel trasferimento della caserma alla Prefettura  stipuli la clausola che, sulla facciata dell’immobile resti la scritta “Caserma Mezzacapo” essendo uno degli edifici storici ricostruiti dopo il terremoto  e che fanno parte della storia della Città e che la documentazione di 136 anni di storia militare dei reggini, venga fatta rientrare da Catanzaro all’Archivio di Stato di Reggio Calabria per le nuove generazioni e gli storici.

Domenico Cambareri

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