Vibo Valentia. Nell’ambito di un’azione diretta a sconfiggere la piaga delle cosiddette “vacche sacre” nel territorio di Vibo Valentia, gli uomini del Comando Stazione di Serra San Bruno, del Comando Stazione di Fabrizia, del Comando provinciale di Vibo Valentia, coadiuvati dai dipendenti del servizio provinciale dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, hanno provveduto all’individuazione ed alla soppressione di tre bovini, sprovvisti di contrassegno auricolare. L’intervento, che rientra in una strategia direttamente pianificata dalla Prefettura, si è svolto nell’area di Piano della Lacina, ricadente nel comune di Brognaturo, all’interno di una zona demaniale di proprietà della Regione Calabria. I bovini, che all’apparenza non hanno un padrone, sono, in concreto, nella disponibilità delle cosche della ‘ndrangheta. Attratti dalla notevole quantità di acqua e dall’ambiente prosperoso, gli animali stavano pascolando lungo l’invasatura che compone la diga dell’Alaco. Per portare a compimento questa azione sono stati utilizzati un fucile lancia-siringhe del Corpo forestale dello Stato e farmaci in dotazione all’azienda sanitaria, che hanno consentito di narcotizzare i tre bovini, tutti adulti e di sesso femminile, appartenenti alla razza meticcia.