Reggio Calabria “città eterna”. Siglato da Alemanno e Scopelliti il gemellaggio artistico con Roma

Alemanno e Scopelliti
Alemanno e Scopelliti

Reggio Calabria. «In qualità di sindaci delle città di Roma e Reggio Calabria, siamo onorati di avviare il patto di gemellaggio culturale e di unire in questo modo due città ricche di storia, due città europee ed insieme mediterranee, due città antiche ma al tempo stesso moderne ed esempi di vivacità intellettuale». Con queste parole, Gianni Alemanno e Giuseppe Scopelliti hanno siglato questa mattina, durante la conferenza “Roma e Reggio Calabria insieme per l’Arte”, presso il Salone dei lampadari di Palazzo San Giorgio, l’atavico rapporto che unisce la città eterna alla nostra, promuovendo scambi culturali mirati alla valorizzazione del ricco patrimonio storico e artistico. La prima iniziativa promossa, vede la partecipazione di due tra le più importanti istituzioni cittadine, i Musei Capitolini romani e la Pinacoteca Civica reggina. «Ospiteremo – ha spiegato l’assessore Antonella Freno durante l’inaugurazione – un dipinto, Diogene e Platone opera di Mattia Preti e due busti, Omero e Pitagora, provenienti dalla Sala dei Filosofi in Palazzo Nuovo. Questo prestito, rende omaggio alle nostre origini greche con l’esposizione dell’effigie, tramandataci dall’antichità, di due grandi protagonisti della cultura greca che, raggiunse nelle colonie della Magna Grecia notevoli vette culturali, sia nell’ambito della poesia che della filosofia». Il quadro, invece, di Mattia Preti pittore calabrese, proviene dalla collezione Sacchetti ed era stato ceduto al Campidoglio nel 1748 andando a costituire così il nucleo iniziale della Pinacoteca Capitolina.
Dal 31 ottobre fino al 7 febbraio 2010 nei Musei capitolini si potranno,invece, ammirare le tre tele reggine, due di Vincenzo Cannizzaro, “Caduta di Simon mago” e “Martirio di san Lorenzo” ed una di Luca Giordano, “Cristo e l’adultera”.
«Rimarcando un’alleanza storica – ha spiegato il consigliere comunale romano Domenico Naccari – non dimentichiamo, infatti, che Reggio fu alleata di Roma nel 351 a. C. e poi “socia navalis” offrendo navi e contingenti militari, oggi vogliamo rilanciare la cultura calabrese e il suo valore come bacino sul Mediterraneo». Parole sposate a pieno anche da Luca Barbareschi, presente in città con lo spettacolo teatrale “Il caso di Alessandro e Maria”. «Prima – ha detto l’artista – consideravo la Calabria solo come una terra di passaggio. Oggi, oltre ad essere legato a questa terra per questioni di lavoro e sentimentali, ho imparato a scoprirla ed apprezzarla per la sua bellezza». Barbareschi lancia inoltre un appello alla stampa. «Ai comunicatori vorrei dire di non dare spazio solo agli eventi negativi, perché qui, per una cosa che va male altre cento vanno bene».
«Non ci sono possibilità di crescita – ha detto Scopelliti – se non adeguiamo alla crescita occupazionale quella culturale. Come amministrazione, stiamo investendo molto su queste iniziative per lanciare messaggi positivi e creare aggregazione; questo evento, in particolare, mostra come le opere possono viaggiare e fare da tramite al rilancio cittadino».
Infine l’intervento del sindaco, come si definisce lui, «della più grande città calabrese» Gianni Alemanno. «Roma è la capitale ma, guarda al Mediterraneo e soprattutto allo sviluppo del Mezzogiorno affinché, ogni luogo del Sud, possa avere un gioco di ruolo sfruttando le proprie potenzialità». «Basta dunque parlare male della Calabria, sono convinto che stia per arrivare una grande primavera».
Dopo le targhe ricordo ad Alemanno e Naccari, la visita alla Pinacoteca civica con la Cerimonia di Inaugurazione dell’esposizione tematica “I filosofi greci”.

Dominella Trunfio
(Photo Asa)

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