L’imprenditoria vincente al Premio Nazionale Fata Morgana

Reggio si riscopre, per un giorno, capitale dell’imprenditoria vincente che macina utili e diffonde sviluppo con la prima edizione del Premio Nazionale Fata Morgana, istituito dall’assessorato comunale ai Beni Culturali e ai Grandi Eventi e dall’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito (Anspc) per tributare un riconoscimento pubblico alle personalità illustri del panorama giuridico, politico, culturale ed economico nazionale. Su palco del teatro “Cilea”, stracolmo sabato mattina in ogni ordine di posti anche grazie alla massiccia adesione delle scuole, sfilano nomi noti dell’imprenditoria nazionale, molti di origine reggina, sotto lo sguardo dei padroni di casa, il sindaco Giuseppe Scopelliti e l’assessore comunale ai Grandi Eventi Antonella Freno.
Ricevono il premio: per la categoria Economia e Finanze, Giovanni Zonin (rappresentato dal fratello), presidente della Banca Popolare di Vicenza, e Paolo Savona, presidente Banca Di Roma Spa – Unicredit Group; per la categoria Industria e Servizi, Francesco Bellavista Caltagirone, presidente Società Acqua Pia Antica Marcia; per la categoria Sociale Emanuele Emmanuele, presidente Fondazione Roma; per la categoria Giuridico-Istituzionale Corrado Calabrò, presidente Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; per la categoria Arte, Cultura, Sport, Spettacolo e Moda Giovanni Malagò, presidente Samocar Spa.
A selezionare i vincitori, una giuria d’eccellenza, composta dal presidente dell’Anspc Ercole Pellicanò, dal direttore della sede di Roma della Banca d’Italia Gianbattista Chiarenza, dal presidente Anas Pietro Ciucci, dal direttore generale onorario della Banca d’Italia Vincenzo Desario, dal professore di Storia del Mediterraneo presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli Guglielmo De Giovanni Centelles, dall’imprenditore Roberto Haggiag, dal presidente del Cnel Antonio Marzano, dal presidente Consap Spa Andrea Monorchio, dal presidente di Radio Dimensione Suono Eduardo Montefusco, dal presidente della Fondazione M. Masi nonché commissario Expò Beniamino Quintieri, dal direttore generale per la valorizzaione del patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Mario Resca, e dal capo redattore del TG1 Economia Dino Sorgonà.
Dopo la consegna dei premi, si entra nel vivo del dibattito sull’economia meridionale e sul futuro auspicabile per la Calabria e il Sud nella tavola rotonda “Vantaggi e Vincoli per il Mezzogiorno in Europa”. Relaziona sul tema Paolo Savona, presidente della Banca di Roma Spa – Unicredit Group, che ha analizzato il difetto di produttività, leit motiv della Questione Meridionale, «da 150 anni identica a se stessa – ha precisato il presidente del Consap Andrea Monorchio – con la differenza che da un ventennio a questa parte è stata riconosciuta come un problema europeo prima ancora che nazionale». Negli interventi del capo redattore del Tg1 Economia Dino Sorgonà, del direttore onorario della Banca d’Italia Vincenzo Desario, del presidente del Cnel Antonio Marzano e del consigliere d’amministrazione Rai Guglielmo Rositani, poi, si è fatto il punto su finanziamenti pubblici, dirottamento del potere d’acquisto verso i prodotti dell’Italia Settentrionale e sugli effetti distorcenti sul mercato della criminalità organizzata e della “fuga dei cervelli”, che ogni anno priva il Meridione di 137 mila giovani.

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