Vibo. Un pentito rivela: le cosche volevano uccidere un magistrato

Vibo Valentia. Nel corso del processo che ha portato sul banco degli imputati i soggetti coinvolti nell’operazione “Genesi”, condotta contro i presunti esponenti del clan Mancuso, il collaboratore di giustizia RIMOSSO ha dichiarato che tre anni orsono la cosca era pronta ad utilizzare un bazooka per assassinare Marisa Manzini, all’epoca pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia ed attualmente sostituto procuratore generale presso il Tribunale di Catanzaro. Le rivelazioni del collaboratore di giustizia poggiano su notizie che lo stesso avrebbe raccolto in carcere da un esponente della ‘ndrangheta che ne era venuto a conoscenza grazie a Luigi Mancuso, uno dei personaggi di maggior spessore del clan. RIMOSSO sta scontando la pena dell’ergastolo inflittagli per un duplice omicidio ed il ferimento di otto persone avvenuto il 6 gennaio del 1991 a Sant’Onofrio.

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