Mileto. Assenteismo all’Asp, due arresti dei Carabinieri

In orario di lavoro andavano a far spese in centro o tornavano a casa a riposare

Mileto (Vibo Valentia). Continua senza quartiere la lotta all’assenteismo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, diretta dal capitano Stefano Di Paolo, che ieri hanno messo a segno un nuovo colpo. Ad intervenire sono stati i militari della Stazione di Mileto che, da settimane, avevano avuto sentore che tutti quegli strani movimenti intorno al locale poliambulatorio dell’Asp non erano da ricondurre ad un normale via vai di degenti ma a qualcosa di più serio.
I militari dell’Arma, per giorni, hanno intrapreso una discreta ma efficace azione di controllo del poliambulatorio della città normanna, filmando per ore tutti i movimenti dei dipendenti in ingresso ed in uscita dalla struttura.
Un lavoro meticoloso che ha visto, oltre alle riprese video della zona, anche un discreto servizio di pedinamento volto a verificare dove andassero tutti quei dipendenti che, nelle ore di ufficio, si assentavano dalla struttura. I militari dell’Arma hanno lavorato per giorni senza conoscere soste fino a quando, convinti di avere ormai acquisito un quadro probatorio certo e incontrovertibile, non sono passati all’azione. Così ieri pomeriggio si sono nuovamente appostati davanti alla struttura aspettando con pazienza che due dipendenti dell’Asp compissero il loro abituale rito.
Secondo l’accusa approfittando dell’allentamento dei controlli nell’orario pomeridiano, infatti, i due per abitudine entravano nella struttura, timbravano il proprio badge e poi si allontanavano per sbrigare le proprie commissioni o per andare tranquillamente a casa a riposarsi in attesa dell’orario in cui si dovevano ripresentare per apporre il timbro di uscita dalla struttura. I Carabinieri nei loro servizi hanno monitorato per giorni questo vero e proprio riturale, ed hanno seguito i due che di volta in volta, invece di lavorare presso la struttura, si recavano a fare la spesa, a spasso per il centro della città in compagnia di amici.
Ieri, quando i militari hanno ritenuto che il momento fosse propizio, hanno fatto irruzione negli uffici procedendo al controllo di tutti i presenti ed accertando l’assenza dei soliti noti che, probabilmente avvertiti da qualche loro collega, sono comparsi pochi minuti dopo, giusto in tempo per essere dichiarati in arresto con l’accusa di truffa aggravata e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico.
I due, dopo gli atti di rito, sono stati accompagnati agli arresti domiciliari in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. Ancora una volta l’impegno dell’Arma nella lotta all’assenteismo nella pubblica amministrazione ha portato i propri risultati, evidenziando come questo fenomeno sia ancora lungi dall’essere debellato.

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