Pizzo. Fratello e sorella perseguitano un uomo per 5 anni: arrestati dai carabinieri

Pizzo Calabro (Vibo Valentia). Cinque anni di minacce, ingiurie e agguati anche sotto casa. Questa l’assurda vicenda patita da un 55enne di Pizzo ed a cui i Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno finalmente messo la parola fine. Tutto comincia nel 2005 quando l’uomo decide di interrompere la propria relazione sentimentale con una disoccupata di Pizzo molto conosciuta e già al centro di diverse vicende giudiziarie. La donna però non si rassegna e comincia a perseguitare il proprio ex giorno e notte, aiutata da proprio fratello. Da qui cominciano dei veri e propri agguati sotto casa dell’uomo che, a tutte le ore, si vede i due fratelli comparire ovunque si trovi e minacciare lui ed i propri familiari. Una vera e propria persecuzione che si spinge a fino alle aggressioni fisiche, anche per le vie centrali della città napitina. Un calvario a cui l’uomo tenta dapprima di resistere ma che in breve lo porta a rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Pizzo per riuscire a ottenere un po’ di quella serenità che ormai gli sembra solo un lontano ricordo. Gli uomini dell’Arma della Stazione costiera, con il supporto dei loro colleghi della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica, avviano così un meticoloso lavoro di ricostruzione di ben 5 anni di insulti, minacce, agguati, aggressioni all’uomo  ed ai propri familiari e stilano una dettagliatissima notizia di reato che ricostruisce, nei minimi dettagli, il calvario dell’uomo, ormai costretto a vivere recluso in casa nel terrore di essere aggredito dai due che, come unica ragione di vita, si sono dati quella di distruggerlo psicologicamente. La risposta dell’autorità giudiziaria è arrivata ieri nel primo pomeriggio quando il G.I.P. presso il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso nei confronti dei due germani un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con la pesante accusa di atti persecutori. Immediatamente gli investigatori della stazione di Pizzo si sono catapultati nell’abitazione dei due e, prima che potessero tentare qualsiasi reazione o che capissero cosa stava succedendo, li hanno ammanettati e portati in caserma dove gli è stato notificato il provvedimento e da cui sono stati riaccompagnati presso la propria casa dove dovranno rimanere senza poter uscire o comunicare con nessuno e, soprattutto, senza poter avere più la possibilità di poter molestare la propria incolpevole vittima. Grazie alla professionalità dei Carabinieri si è così potuto risolvere l’ennesimo assurdo caso di persecuzione che stava minando non solo la salute fisica ma anche psichica di una persona colpevole solamente di aver rifiutato le avance di una pretendente che, come vendetta, per ben 5 anni, lo ha perseguitato giorno e notte senza dare tregua né a lui né alla propria famiglia. Rendendo di fatto la sua vita un lungo calvario a cui solo l’impegno degli uomini della Benemerita è riuscito a scrivere la parola fine.

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