Pizzo. Truffa allo Stato e all’Unione Europea, la Finanza sequestra beni e contanti per 100mila euro

Pizzo (Vibo Valentia). Il Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale del capoluogo, Gabriella Lupoli, riguardante somme di denaro e beni di un’azienda di Pizzo (VV) esercente l’attività di fabbricazione e messa in opera di strutture metalliche e beneficiaria di un contributo ex legge 488/92 di circa 400.000 euro, di cui 100.000  già erogati.

Il provvedimento è stato emesso a conclusione delle indagini condotte dalle Fiamme Gialle vibonesi, coordinate inizialmente dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Silvia Golin e successivamente dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo, nei confronti della stessa impresa che ha indebitamente percepito finanziamenti pubblici, ponendo in essere artifici e raggiri mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da alcune ditte compiacenti nonché mediante la produzione al competente dicastero di atti falsi (dichiarazioni liberatorie del fornitore e dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà).

L’attività investigativa ha consentito, altresì, di rilevare la presenza di flussi finanziari fittizi per un ammontare di circa 2 milioni di euro, finalizzati a dimostrare la disponibilità sui conti correnti societari (cosiddetto Apporto di capitale proprio), condizione necessaria per poter beneficiare di tali provvidenze pubbliche.

La rilevanza degli elementi probatori raccolti ha permesso all’autorità giudiziaria inquirente di chiedere ed ottenere dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia l’emissione del decreto in argomento per una somma pari ad euro 99.975,00, corrispondente al profitto del reato consumato. Nello specifico sono stati sottoposti a sequestro preventivo somme di denaro depositate su conti correnti intestati sia alla società che agli indagati per un importo pari a 97.000 euro nonché beni strumentali per la restante parte. Il sequestro è stato comunque disposto con modalità tali da salvaguardare l’operatività dell’impresa e la prosecuzione dell’attività aziendale.

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