Vibo. Sequestrati beni immobili per 500 mila euro riconducibili a Rosario Fiarè

Vibo Valentia. A seguito della proposta avanzata dal Questore di Vibo Valentia, sulla base delle risultanze di una articolata attività info-investigativa, che ha visto impegnati gli uomini dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura e del GICO della Guardia di Finanza di Catanzaro, il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – di Vibo Valentia ha disposto, dopo aver già ordinato, nei giorni scorsi, analogo provvedimento per il figlio Vincenzo, il sequestro e la conseguente confisca dei beni immobili che sono nella disponibilità di Rosario Fiarè, nato a S. Gregorio d’Ippona (VV) 1’11/11/1948, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 500.000 euro.
Questi, coinvolto nell’operazione Rima, è attualmente agli arresti domiciliari per aver violato le prescrizioni stabilite per la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, cui era sottoposto.
E’ considerato un elemento di vertice dell’omonima cosca che risulta strettamente legata agli ambienti della criminalità organizzata capeggiata dal clan dei Mancuso di Limbadi.
II provvedimento, emesso in data 31/8/2010 ed eseguito nella giornata di oggi, ha confermato le conclusioni cui sono giunti gli investigatori che hanno effettuato la specifica attività d’indagine patrimoniale, grazie alla quale, è stato possibile accertare una sproporzione tra il valore dei beni realmente posseduti o, comunque, nella disponibilità del Fiarè ed i redditi effettivamente dichiarati al fisco. Questa sperequazione, secondo la normativa vigente, è sufficiente di per sé, a costituire un valido indizio circa l’illecita provenienza di tali beni.
L’attività investigativa compiuta nel quadro della lotta alla criminalità organizzata, soprattutto volta a svelarne gli aspetti economici e patrimoniali, ha consentito d’individuare i fittizi intestatari dei beni illecitamente acquisiti dal Fiarè fornendo le basi per l’adozione del provvedimento di sequestro e la conseguente confisca.
Nello specifico il provvedimento di confisca ha per oggetto: un terreno, con fabbricato, sito nel Comune di Vibo Valentia; un appartamento, anch’esso situato in Vibo Valentia; un appezzamento di terreno, sito nel Comune di S. Gregorio d’Ippona. II valore complessivo di tali beni, che fanno parte di un asse patrimoniale già colpito, in passato, da provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro, il 2/11/2006, ai sensi dell’art. 321 c.p.p. e dell’art. 12 sexies del D.L. n. 306/92 -, secondo l’autorità giudiziaria non è assolutamente giustificato dalla capacità reddituale della famiglia.

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