Vibo. Truffa all’Inps: denunciate 92 persone

Vibo Valentia. Sono ben 92 le persone denunciate dai carabinieri della stazione di Vibo Valentia con l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’INPS. Per la terza volta in un anno gli uomini della Compagnia di Vibo Valentia, in sinergia con gli ispettori dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, si sono messi all’opera nell’intricato mondo delle dichiarazioni delle giornate agricole. Gli uomini della Benemerita hanno infatti scoperto come 92 falsi braccianti agricoli, grazie anche alla connivenza di un noto patronato del capoluogo e di un imprenditore agricolo, avessero falsamente dichiarato all’INPS, tra gli anni 2008 e 2009, oltre 5100 giornate di lavoro agricolo che in realtà non avevano mai effettuato. Grazie alle proprie false attestazioni, i 92 erano riusciti a percepire indebitamente i relativi emolumenti ai danni delle casse dello Stato, il tutto mentre nei giorni in cui avrebbero dovuto lavorare la terra stavano tranquillamente svolgendo altre attività, anche a diverse decine di km dai campi che dichiaravano di curare. In particolare, gli uomini dell’Arma hanno scoperto come i falsi braccianti fornivano all’Istituto di previdenza  dichiarazioni non veritiere circa le proprie giornate di lavoro agricolo grazie alla connivenza dell’imprenditore agricolo che, falsamente, attestava che le persone stavano realmente lavorando per lui quando in realtà, nono solo non avevano mai visto i terreni che avrebbero dovuto coltivare, ma non sapevano nemmeno dove si trovassero. Addirittura, alcune delle fantomatiche coltivazioni, che i lavoratori avevano dichiarato di aver curato, erano in aree boscose o incolte sin dal medioevo. Altre ancora vedevano impiegate giornalmente decine di lavoratori con qualsiasi condizione atmosferica, peccato che i terreni risultavano, alla prova dei fatti, completamente ricoperti di erbacce e senza la minima traccia di semina. I truffatori, forse convinti che nessuno avrebbe mai controllato, avevano fornito le loro false dichiarazioni senza minimamente preoccuparsi della loro verosimiglianza alla realtà, o di sapere se i terreni sui quali avrebbero dovuto trovarsi in quelle 5100 giornate erano coltivabili oppure no. Ora tutti dovranno rispondere di truffa aggravata e, al termine del procedimento penale che verrà istaurato dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, dovranno restituire circa 1milione di euro illegittimamente incamerato ai danni delle casse dell’erario. Con l’indagine di oggi salgono a oltre 500 le persone denunciate dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, diretta dal capitano Stefano Di Paolo, in meno di un anno con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, mentre sono oltre 2.5 milioni di euro i danni all’erario accertati dagli investigatori della Benemerita che, in sinergia con l’Istituto di previdenza, stanno conducendo una vera e propria battaglia per debellare questo fenomeno che coinvolge centinaia di persone, anche insospettabili, e che vede la connivenza anche dei titolari di alcuni patronati, che dovrebbero garantire la veridicità di quanto dichiarato dai propri assistiti ed invece sono i primi a truffare le casse dell’erario.     

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