Le spese notarili e di perizia si possono scaricare come gli interessi passivi per l’acquisto di immobili

Ormai è largamente risaputo che gli interessi passivi del mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale danno diritto alla detrazione d’imposta del 19% in sede di dichiarazione dei redditi, sia che si tratti del modello unico che del modello 730.
Nel caso di mutuo ipotecario sovvenzionato con contributi concessi dallo stato o da enti pubblici, non erogati in conto capitale, gli interessi passivi danno diritto alla detrazione solo per l’importo effettivamente rimasto a carico del contribuente.
E’ però importante anche far sapere ai contribuenti che l’importo della detrazione spetta su un importo massimo di euro 4.000,00 e che ci sono oneri cosiddetti accessori sui quali è consentito calcolare la detrazione: praticamente sono le spese assolutamente necessarie alla stipula del contratto di mutuo.
Precisamente, in queste spese rientrano l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo ipotecario, nonché gli oneri sostenuti dal notaio per conto del cliente come ad esempio l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca. Le altre spese ammesse sono le spese di perizia, le spese di istruttoria, le commissioni richieste dagli istituti di credito per la loro attività di intermediazione.
Non sono invece ammesse alla detrazione le spese di assicurazione sull’immobile, neppure qualora l’assicurazione venga richiesta dalla banca che concede il mutuo quale ulteriore garanzia nel caso in cui particolari eventi danneggino l’immobile, determinando una riduzione del suo valore ad un ammontare inferiore rispetto a quello ipotecato.
Non sono ammesse neanche le spese sostenute per la mediazione immobiliare svolta da agenzie immobiliari e non sono ammesse alla detrazione Irpef neanche le spese dell’onorario del notaio per la stipula dell’atto di compravendita dell’immobile.
E’ infine utile evidenziare che, se il mutuo eccede il costo sostenuto per l’acquisto dell’immobile, possono essere portati in detrazione gli interessi relativi alla parte del mutuo che copre detto costo, aumentato delle spese notarili e degli altri oneri accessori relativi all’acquisto.

Massimiliano Casto
Tributarista Consulente del Lavoro
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