Pizzo. Sarebbe di un infermiere il cadavere carbonizzato scoperto ieri

Pizzo Calabro (Vibo Valentia). In attesa che il medico legale, la dottoressa Bisogni, accerti attraverso l’esame autoptico ulteriori dettagli che contribuiscano a dare certezze ai primi sospetti circa l’identità dell’uomo trovato carbonizzato ieri a Pizzo, gli inquirenti ritengono con ragionevole convinzione che si tratti di Nicola Colloca. La moglie dell’uomo, che presta servizio come infermiere presso il 118 di Vibo Valentia, ha confermato che il marito è scomparso dalla serata di venerdì. Da allora non è più rientrato in casa, né si è recato sul luogo di lavoro. L’ipotesi che il corpo senza vita e sfigurato dalle ustioni appartenga al 50enne Colloca ha cominciato a farsi strada dopo che gli investigatori sono risaliti alla proprietaria dell’Opel Corsa all’interno della quale si trovava il cadavere e che è la moglie stessa dell’infermiere. I carabinieri del Nucleo operativo radio mobile di Vibo Valentia, guidati dal capitano Gabriele Argirò, si sono recati nella via di campagna della zona collinare di Pizzo dove alcuni operai forestali hanno notato l’autovettura ed hanno prontamente allertato i Vigili del Fuoco, intervenuti per rimuovere il cadavere dalle lamiere bruciate dell’Opel Corsa. Sfigurato dalle ustioni, il corpo senza vita sarà ora sottoposto all’autopsia ordinata dal magistrato di turno, Michele Sirgiovanni, dal cui esito si saprà qualcosa in più in relazione alle modalità del decesso.

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