Vibo. Morte Eva Ruscio: i cinque medici imputati sono indagati anche per falso

Vibo Valentia. I cinque medici imputati di omicidio colposo nel processo avviato in seguito al desesso di Eva Ruscio, la ragazza di 16 anni morta il 5 dicembre del 2007 all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia, sono ora indagati anche per falso. Fabrizio Garofalo, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale vibonese ritiene che i cinque professionisti non abbiano trascritto sulla cartella clinica della paziente gli sviluppi della patologia, un ascesso peritonsillare dal quale si approdò, per ragioni che sono oggetto del dibattimento processuale, ad una tracheotomia praticata alla giovanissima paziente. Un convincimento, quello del magistrato, fondato sull’esame della documentazione relativa ai tre giorni in cui Eva Ruscio è stata ricoverata in ospedale oltre che sulle dichiarazioni rese dai diversi soggetti chiamati a testimoniare nel processo. I cinque medici che sono accusati di essere stati responsabili del decesso della ragazza sono il primario del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale “Jazzolino”, Domenico Sorrentino, l’anestesista Michele Miceli ed i medici Gianluca Bava, Francesco Morano e Giuseppe Suraci.

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