Archi Scaccioti periferia della periferia

Reggio Calabria. Tapparelle rigorosamente chiuse e finestre sbarrate a tripla mandata da settimane al comparto 6 delle case popolari nel rione Archi Scaccioti a causa di un guasto all’impianto fognario che riversa per strada il fetente liquame.
Giornata di caldo o di freddo, di sole o di pioggia, ai civici contrassegnati dai numeri 32, 30 e 28, non si vede una sola finestra aperta!
L’ordine imposto ai cittadini del popoloso quartiere popolare, ad una sgommata dalla nazionale di Archi, è uno solo: Tappatevi in casa!
Qualcuno dei residenti, in attesa da settimane dell’intervento del pronto intervento (?) del comune di Reggio Calabria, ha addirittura spostato i fili per stendere i panni da un lato dei palazzi dove il cattivo odore e l’intollerabile puzza arriva solo in caso di scirocco!
I porticati delle case – luogo naturale da sempre frequentato dai bambini per dare sfogo alla loro voglia di giocare all’aperto – sono incredibilmente deserti a causa degli odori nauseabondi.
Insomma, che al comune di Reggio Calabria governi Scopelliti o Raffa, che l’assessore delegato alla manutenzione sia Sarica o Gatto, che cambi il dirigente del settore manutenzione, la musica (e la puzza) è sempre la stessa: Archi Scaccioti va trattata, sempre e comunque, come la periferia della periferia.

Massimo Gallo
Già Consigliere X Circoscrizione – Archi

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