Rombiolo. Guardia di Finanza sequestra cava abusiva di 28 mila mq

Rombiolo (Vibo Valentia). Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, nell’ambito della quotidiana e costante azione di controllo del territorio, finalizzata, tra l’altro, alla prevenzione ed alla repressione dei reati in materia ambientale, hanno individuato e sottoposto a sequestro, nel Comune di Rombiolo, una vasta area di 28.000 metri quadrati circa di superficie, adibita a coltivazione abusiva di cava per l’estrazione di materiale inerte del tipo “Calcare Evaporitico”.
Il territorio di riferimento si rileva, spesso, teatro di aggressioni da parte di soggetti senza scrupoli che, al fine di trarre profitto dalla vendita del ricercato materiale, non esitano a deturpare l’ambiente. Un vero e proprio scempio ambientale, infatti, è quello che è apparso agli occhi dei Finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia che, nel corso delle attività di servizio espletate, oltre a constatare la violazione delle norme di settore che regolano le autorizzazioni per l’esercizio dell’attività di cava, hanno accertato come i lavori di escavazione, interessando il corso del torrente “San Marino”, avevano causato la parziale ostruzione dell’alveo dello stesso compromettendo, di conseguenza, il normale deflusso delle acque, con gravi rischi di dissesto idrogeologico, per l’intera area, aggravato dalle recenti piogge.
L’area interessata dallo svolgimento dell’illecita attività, unitamente alle macchine escavatrici utilizzate, il cui valore è di circa 150.000 euro, è stata sottoposta a sequestro. Parimenti è stato sequestrato il carburante (150 litri) con cui indebitamente venivano alimentati i mezzi da lavoro, trattandosi, nello specifico, di gasolio per uso agricolo e quindi ad accisa agevolata.
Tre soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili delle condotte illecite perpetrate, sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per la realizzazione di una Cava abusiva e per aver deteriorato in modo significativo una risorsa naturale.
Nel contempo, al fine di evitare l’aggravamento delle già precarie condizioni ambientali della zona, sono state, tempestivamente, informate le Autorità competenti per sollecitare la messa in sicurezza delle aree sottoposte a sequestro.
Non è la prima volta che i militari della Compagnia di Vibo Valentia intervengono per arrestare il degrado del territorio del vibonese, le cui bellezze, se ben valorizzate, potrebbero rappresentare un sicuro volano per lo sviluppo e l’occupazione di un’area connotata dall’alta vocazione turistica.
Tale attività, quindi, dimostra come, insieme al contrasto alle violazioni in danno dell’Erario, il patrimonio ambientale ed il territorio, per l’importanza che rivestono sono costantemente monitorati dalle Fiamme Gialle vibonesi nell’ambito dei più vasti servizi per il controllo del territorio, volti alla prevenzione ed al contrasto di tutte le forme di illegalità, nonché alla salvaguardia della salute e dell’incolumità dei cittadini.

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