Per i disoccupati cinquantenni che si ricollocano arrivano gli incentivi

La Finanziaria 2010 “pacchetto lavoro” ha messo in campo una serie di interventi finalizzati al sostegno dei lavoratori cinquantenni. In primo luogo ed in via del tutto sperimentale, si concede la possibilità – solo per il 2010 – a chi gode di una prestazione a sostegno del reddito di vedersi riconosciuta una contribuzione figurativa integrativa utile ad avere una pensione più elevata. Per poter usufruire di questa possibilità è necessario essere in possesso di almeno 35 anni di contributi e accettare un nuovo lavoro con uno stipendio minore.
Per accedere a questa agevolazione è inoltre necessario aver beneficiato di un trattamento a sostegno del reddito non connesso a sospensioni dal lavoro, ed è fondamentale aver accettato un’offerta di lavoro subordinato con un livello retributivo inferiore a quello precedente di almeno il 20% e che quindi, come conseguenza, abbia la perdita del diritto alla fruizione dell’ammortizzatore sociale. Di primaria importanza è quindi il possesso di una anzianità contributiva di almeno di 35 anni al momento in cui è stato accettato il nuovo lavoro.
In effetti non è altro che una contribuzione figurativa integrativa che è pari alla differenza tra il contributo della mansione precedente e quello obbligatorio che spetta per il nuovo lavoro. Tale integrazione contributiva, viene calcolata in base alla differenza tra lo stipendio precedente e quello attuale.
La domanda per usufruire di questa agevolazione deve essere presentata all’Inps entro la fine dell’anno. Alla richiesta sarà necessario allegare i due contratti di lavoro cioè sia quello attuale sia quello della precedente mansione. Questa integrazione contributiva verrà riconosciuta fino alla prima data di accesso al pensionamento e, in ogni caso, non oltre il 2010. Inoltre l’agevolazione sarà concessa in relazione all’ordine cronologico di accettazione dell’offerta lavorativa e fino all’esaurimento delle risorse stanziate.
Il secondo intervento a sostegno dei lavoratori consiste nell’estendere gli sgravi contributivi previsti dalla n. 223 del 1991 anche in favore dei datori di lavoro che assumono i beneficiari dell’indennità di disoccupazione che abbiano almeno cinquant’anni di età.
La misura introduce, altresì, per i datori di lavoro che assumono lavoratori in mobilità o che beneficiano dell’indennità di disoccupazione con requisiti normali – e che abbiano almeno 35 anni di anzianità contributiva – il prolungamento della riduzione contributiva fino alla data di maturazione del diritto al pensionamento.

Massimiliano Casto
Tributarista e Consulente del Lavoro
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