Strage di Filandari. Fermate altre tre persone per omicidio volontario

Filandari (Vibo Valentia). Sulla base dei riscontri di cui disponevano, gli inquirenti che stanno indagando sulla strage avvenuta nel pomeriggio di ieri nella masseria della famiglia Fontana non hanno creduto alla ricostruzione dei fatti fornita da Ercole Vangeli, considerata parziale, omissiva e reticente.  E gli sviluppi che si sono registrati nella notte, infatti, hanno portato ad un nuovo, importante, risultato. Oltre al reo confesso, sono state fermate all’alba di oggi altre tre persone accusate di omicidio volontario. Le circostanze che ad essere utilizzate fossero state due diverse pistole, una 9×21 ed una 7.65, oltre alla distanza tra i cadaveri, ha indotto gli investigatori, coordinati dal titolare delle indagini, il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Michele Sirgiovanni, a non credere alla versione dei fatti offerta da Vangeli. Troppe le inconguenze, troppi i dettagli mancanti. Pochi minuti fa la svolta con l’individuazione di altre tre persone che, al pari di Vangeli, si sarebbero macchiati di questo terribile sterminio, concepito e realizzato in seguito ad una diatriba che andava avanti da tempo in relazione alla compravendita di un terreno.

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