Nicotera. Il 15enne ha confermato: “Ho ucciso mio padre perchè umiliava mia mamma”

Nicotera (Vibo Valentia). “Non si poteva andare avanti, mia madre ogni giorno veniva maltrattata ed umiliata, non ho resistito”. Sono queste le parole con cui il 15enne, che nella serata di giovedì ha ucciso a Nicotera  il padre, Domenico Piccolo, 52 anni, ha spiegato il delitto a Beniamino Pugliese, procuratore della Repubblica del Tribunale dei minorenni di Catanzaro ed al sostituto procuratore Maria Rita Tartaglia. Il commerciante ambulante di abbigliamento intimo, secondo il racconto dornito ai magistati, terrorizzava con le sue vessazioni sia la madre che i figli in forme e modalità che il giovanissimo assassino non voleva più tollerare. Comportamenti violenti che si scatenavano al rientro a casa dopo che l’uomo trascorreva le serate bevendo al bar. Padre di sei figli, Domenico Piccolo è stato ucciso dalle coltellate inferte dal minorenne che per compiere l’omicidio si sarebbe fatto spalleggiare da un amico di origine polacca. Anche lui  è stato interrogato nel pomeriggi, ma ha declinato ogni responsabilità nel delitto che nelle intenzioni originarie doveva sembrare una rapina. In casa, quando si è consumato il delitto erano presenti sia la moglie di Piccolo che tre figli ed è stato proprio uno di loro, ventenne, ad accompagnare d’urgenza il padre presso l’ospedale di Vibo Valentia dove poi è spirato.  Gli altri due figli che si trovavano nell’abitazione,  hanno rispettivamente 1o e 4 anni.

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