Parole Chiare

Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa liberava il lager di Auschwitz. La data è stata scelta per ricordare la Shoah con la legge istitutiva del Giorno della memoria. Molti   collegano la Shoah al nazismo e alla Germania: dimenticando il ruolo dell’Italia, del fascismo e della monarchia. In realtà, la legge istitutiva del Giorno della memoria (Legge 20 luglio 2000, n. 211) invita a ricordare anche le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei. A tal fine è utile la lettura di Parole Chiare. Luoghi della memoria in Italia (1938-2010) a cura di Lia Tagliacozzo e Sira Fatucci, fotografie di Luigi Baldelli (pp. 156, € 16,00) edito da Giuntina, www.giuntina.it. Il libro è un lungo viaggio attraverso il nostro paese: dove il nazifascismo ha  mostrato il suo volto. Itinerario compiuto da sette scrittori: Elena Stancanelli, Ettore Mo, Marco Rossi Doria, Emanuele Trevi, Gianfranco Goretti, Eraldo Affinati, Fulvio Abate. Altrettanti i luoghi simbolo: Ferramonti, le Isole Tremiti, Agnone, Via Tasso, le Fosse Ardeatine, Fossoli, Meina, la Risiera di San Sabba. Un libro semplice e chiaro: poche eloquenti parole con una ricca ed efficace documentazione fotografia. Un’opera che rievoca quanto successo nel passato e si interroga sull’Italia di oggi. Come serbare ricordo di quanto accaduto? Cosa resta nella memoria degli italiani di quegli anni terribili? C’è ancora molto da fare. Perché il 27 gennaio 1945 si chiudeva una vicenda cominciata molti anni prima. In Italia iniziò tutto nell’autunno del 1938 con le leggi razziali: ma quanti lo ricordano?

Tonino Nocera

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