Serra San Bruno. L’ex sindaco Lo Iacono: “Ho reso trasparente ed efficace la gestione del Patto Territoriale”

Serra San Bruno (Vibo Valentia). Con l’incontro di domenica sera si è concluso il ciclo di incontri radiofonici che l’ex sindaco di Serra San Bruno Raffaele Lo Iacono ha organizzato per tracciare un bilancio dell’operato della sua Amministrazione e per rispondere ai cittadini che avessero voluto un qualsiasi chiarimento. Durante l’ultima trasmissione andata in onda su Radio Serra, l’ex Primo cittadino ha affrontato, per primo, il tema del Patto Territoriale (PT), ovvero quello strumento di programmazione negoziata tra soggetti pubblici e privati di un determinato territorio al fine di promuovere lo sviluppo economico, produttivo e occupazionale dello stesso. Risalente al 1999, con Nazzareno Salerno (Pdl) che ricopriva la carica di sindaco, il Patto Territoriale fu sottoscritto da cinque Comuni (Serra San Bruno come capofila, Fabrizia, Mongiana, Spadola e Soriano). Lo Iacono ha mosso una critica alla vecchia gestione del PT, spiegando come i cinque sindaci di allora avessero cercato di istituire una società privata che attuasse un piano di sviluppo. “Una società che non avrebbe avuto motivo di esistere, – ha affermato Lo Iacono – che avrebbe rappresentato un peso sulle spalle del Comune e che avrebbe permesso di fare un uso privato di una cosa pubblica”. Con l’elezione di Bruno Censore (PD) a sindaco di Serra, Lo Iacono e Censore stesso si preoccuparono di far sì che il PT venisse gestito dall’ente Comune piuttosto che da una società nella sua sede privata, ottenendo così la liquidazione della società. Durante l’Amministrazione Lo Iacono il Patto Territoriale ha erogato risorse pari a  13 milioni di euro a  35 soggetti richiedenti, portando a una ricaduta occupazionale di 155 unità in più nei Comuni rientranti nel progetto, permettendo la nascita di diverse aziende artigiane di produzione, di servizi e nell’ambito della ristorazione. “Il tutto – spiega l’ex sindaco – nei termini della trasparenza, con una continua azione di monitoraggio e con un sistema di finanziamento per il quale l’ultima parola è spettante al soggetto erogante, ovvero la Cassa Depositi e Prestiti della Bnl di Roma”. Per dissipare ogni dubbio sulle accuse mosse alla sua persona su presunti benefici illeciti ottenuti dalla gestione del PT, Lo Iacono ha sottolineato di non aver nulla da nascondere e di aver avviato un procedimento legale per salvaguardarsi da qualsiasi querela. Il programma radiofonico è continuato poi focalizzando l’attenzione sul  tema del Parco Naturale Regionale delle Serr, che comprende 26 Comuni e interessa 3 province (Vibo, Reggio e Catanzaro) e di cui Lo Iacono ha ricoperto il ruolo di Commissario. Riportando la situazione disastrosa in cui versa l’ente, sia in termini di gestione economica che di quella attuativa, Lo Iacono ha illustrato le modalità con cui ha cercato di risolvere le anomalie nelle assunzioni, di provvedere agli adempimenti fiscali e, soprattutt,  ha parlato del suo impegno a far sì che nella pianta organica del Parco (che prevede 73 posti di lavoro) venissero stabilizzati i lavoratori Lsu e Lpu.

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