L’ultimo Sultano. Come l’Impero ottomano morì a Sanremo

Ci sono città che, pur sembrando solo ameni luoghi di villeggiatura, sono in realtà protagonisti della storia. Una di queste è Sanremo nota principalmente per il Casinò, il Festival e i fiori. In realtà, la città ligure è stata spesso protagonista di eventi di rilevanza internazionale. Come la Conferenza internazionale che si svolse nel 1920  o la storia raccontata da Riccardo Mandelli ne L’ultimo Sultano. Come l’Impero ottomano morì a Sanremo, Edizioni Lindau (pp. 384 €. 24,50). Tutto comincia in Turchia con la fine della dinastia ottomana e l’ascesa di Mustafà Kemal, non ancora Ataturk (padre dei turchi) che nel 1922 abolì il sultanato. L’ultimo sultano, Maometto VI (non più Ombra di Dio sulla Terra e Signore degli Orizzonti) si stabilì a Sanremo. Tra i componenti del suo seguito che lo seguì:  il  medico personale Resad Ahmed Pascià. Quest’ultimo sarà rinvenuto morente a causa di un colpo di pistola in testa. Cesserà di vivere dopo ventiquattro ore di agonia: omicidio o suicidio? La storia, partendo da un fatto di sangue,  penetra nei meandri più reconditi delle vicende mondiali.  Le guerre sotterranee per il potere e per impadronirsi del petrolio. Il nuovo assetto del Medio Oriente dopo il crollo dell’Impero Ottomano. Il ruolo del califfato, abolito da Mustafà Kemnal. E’ interessante  che, mentre Maometto VI, l’ultimo sultano, era in esilio a Sanremo; Abdulmecid Efendi, suo cugino e ultimo califfo, era in esilio in Costa Azzurra. Perché Kemal dopo aver abolito il sultanato, lasciò in vita il califfato; per eliminarlo in seguito. I protagonisti sono i politici del tempo, ma anche personaggi inghiottiti dalla storia: le mogli del sultano e i suoi due eunuchi: Hayreddin Abdullah e Mazhar Sadullah Aga. Lo  stile scorrevole rende affascinante questo libro, che testimonia l’imponente lavoro di ricerca eseguito dall’autore. Questa lettura, infine, può aiutare a comprendere meglio le vicende attuali del Medio Oriente, di cui tutti parlano ignorandone la storia.

Tonino Nocera

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