Lamezia. Morte della bambina dopo l’intervento alle tonsille: riscontrati fattori respiratori ed emorragici

Lamezia Terme (Catanzaro). E’ stata effettuata nel pomeriggio l’autopsia sul corpicino di Sara Michienzi, la bimba di 9 anni morta sabato sera cinque giorni dopo un intervento alle tonsille praticatole presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. L’esame, svoltosi nel pomeriggio, ha avuto una durata complessiva di tre ore e l’esito sarà fondamentale per comprendere quale sia stata la ragione ultima del peggioramento delle condizioni della piccola. Sara, che due giorni dopo l’intervento aveva lasciato l’ospedale, si era sentita male già venerdì, ma i medici della struttura sanitaria lametina, cui la madre della piccola si era rivolta, le avevano garantito che il decorso post-operatorio procedeva secondo i binari della normalità. Da lì a 24 ore la febbre alta ed il decesso durante il trasporto d’urgenza in ospedale, partendo da Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia, dove Sara viveva con la mamma, Isabella Notaro. Una crisi di natura respiratoria ed un’emorragia sarebbero state le modalità in cui si è concretizzato il dramma. In attesa di conoscere l’esito dell’autopsia, quello che appare certo è che nell’area interessata dall’operazione chirurgica sarebbero stata segnalate perdite di sangue. Intanto, dopo l’apertura formale dell’inchiesta che, al momento coinvolge cinque medici dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, tra cui il primario del reparto di Otorinolaringoiatria, sulla vicenda è intervenuto il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti,  titolare delle deleghe alla Sanità e che a Radio 24 ha affermato che: “Bisogna capire dove sia stato il problema perché, mi dice il direttore generale, è difficile che una bambina possa perdere due litri di sangue nel trasporto in ospedale a causa dell’emorragia. C’era il caso del papà morto per un problema cardiaco, aspettiamo di avere i risultati dell’autopsia per pronunciarci. La bambina ha fatto quest’operazione, è tornata a casa regolarmente e per le visite di controllo successive. Per quello che mi dice il direttore generale, commissario dell’Asp, tutto era andato bene. Hanno fatto gli accertamenti necessari e il decorso proseguiva regolarmente. Dopo qualche giorno invece hanno chiamato, segnalando un’emorragia dove era stata operata”. Il padre di Sara Michienzi era morto nel 2003 a causa di un infarto, in seguito al quale fu avviata un’inchiesta poi archiviata.

Exit mobile version