Gli ismailiti. Storia di una comunità musulmana

Chi ha mai sentito parlare degli ismailiti? Molti di più sono quelli che conoscono l’Aga Khan (che vuol dire signore e maestro) il loro capo. Perciò è utile leggere “Gli ismailiti. Storia di una comunità musulmana” di Farhad Daftary (pp. 312 € 26,00) edito da Marsilio, www.marsilioeditori.it . L’autore è uno dei maggiori esperti mondiali di ismailismo ai quali ha già dedicato numerose pubblicazioni. Carmela Baffioni, nell’introduzione, evidenzia come gli ismailiti sia dal punto di vista teoretico sia da quello filosofico siano la componente più interessante dell’Islam. Il libro narra la loro lunga storia dai primi anni dell’Islam con le divisioni dopo la morte del profeta Muhammad. A lungo perseguitati, hanno spesso fatto uso della taqiyya, “dissimulazione” per sfuggire alle persecuzioni; talvolta, si sono fatti passare per Sufi. Essi riuscirono a creare nel corso dei secoli due stati: in Nord Africa e nella Persia settentrionale. A lungo le notizie sugli Ismailiti giunte in Occidente erano quelle fornite dai loro avversari in seno all’Islam che tendevano a tratteggiarli a tinte fosche. Oggi sono presenti in venticinque paesi dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa e del Nord America. Lunga, complessa e affascinante la loro storia. Una tappa fondamentale avvenne nel 1257/1841 quando Aga Khan I si stabilì a Qandahar, dando vita a un legame profondo e duraturo tra l’Iman ismailita e il Raj britannico. In seguito si spostò a Calcutta e poi a Bombay. L’attuale iman degli ismailiti – noto come Sua Altezza il Principe Karim Aga Khan IV – per i suoi seguaci è Mawlana Hazir Iman Shah Karim al-Husayni. Nato a Ginevra ha studiato ad Harvard, dove ha conseguito la laurea in Storia Islamica. Ha continuato l’opera del nonno Ahga Khan III con tante iniziative benefiche a favore della comunità. Nel 1977 è stato fondato a Londra l’Institute of Ismaili Studies e nel 1985 a Karachi l’Aga Khan University con le facoltà di Medicina, Pediatria e Pedagogia con annesso ospedale. Notevole anche l’impegno per il recupero e la conservazione dei beni architettonici. Tutte le iniziative sono coordinate dall’Aga Khan IV tramite il Segretariato che si trova ad Aiglemont, vicino Parigi.

Tonino Nocera

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