Inps: continua la caccia ai falsi invalidi

Con un recente messaggio, l’Inps ha definito le nuove modalità operative per procedere ad accertamenti sanitari sulle persone che percepiscono pensioni d’invalidità “a scadenza”- cioè a tempo determinato, ma rinnovabili previa visita d’accertamento –  al fine di verificare l’effettiva sussistenza dell’invalidità stessa. Per l’anno 2011,  questi accertamenti saranno oltre 250 mila. Saranno “sotto la lente di ingrandimento” i titolari di prestazioni economiche di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, con scadenza compresa tra il primo luglio 2011 e il 31 dicembre 2011. Questi pensionati saranno chiamati dall’Istituto a visita diretta prima della scadenza della prestazione stessa, per essere sottoposti a verifica straordinaria: rimarranno esclusi solo coloro che risiedono in Valle d’Aosta e nelle province di Trento e Bolzano, dove i controlli straordinari vengono effettuati secondo discipline diverse. L’Inps stessa riconosce che, allo stato attuale, le loro procedure operative evidenziano una situazione di diffusa criticità – con particolare riguardo ai tempi di definizione delle revisioni – derivante soprattutto dal diversificato utilizzo a livello territoriale delle procedure telematiche da parte delle ASL. Da tale situazione derivano dei disservizi per i cittadini interessati, i quali subiscono notevoli disagi, poiché, alla data di scadenza, le prestazioni economiche loro riconosciute vengono immediatamente sospese e tali rimangono finché non sia completato l’intero iter procedurale di revisione. Con queste verifiche straordinarie, l’INPS verificherà solamente l’invalidità civile, ma non lo stato di handicap, che rimane a carico delle ASL. Questo significa che, se anche l’handicap è rivedibile, il pensionato dovrà sottoporsi a due visite: una all’Inps e una all’Asl. In occasione di queste verifiche straordinarie, non sarà possibile riconoscere una condizione di invalidità superiore a quella in precedenza determinata. L’Inps auspica –  ma soprattutto se lo augurano tutti i pensionati interessati- che il completamento del processo informatico, peraltro già avviato, assicuri tempi certi e tempestivi per lo svolgimento di questi accertamenti sanitari, onde evitare che, la mancata verifica sanitaria, sospenda il pagamento della pensione.

Massimiliano Casto – Tributarista Consulente del Lavoro
INVIA IL TUO QUESITO SU FISCO O PENSIONI A m.casto@newz.it

Exit mobile version