Vibo. I consiglieri comunali PD: “Le anomalie della Giunta D’Agostino si ingigantiscono sempre di più”

Vibo Valentia. Di seguito una nota dei consiglieri comunali del Partito Democratico.

L’intervento a mezzo nota stampa del Gruppo Consiliare del PD relativo  all’adottando Bilancio di previsione per il 2011 ha voluto, sommessamente riteniamo in maniera chiara e precisa, stigmatizzare l’indiscutibile iter molto travagliato del percorso dell’importante atto finanziario  che ha visto più delibere di Giunta, richiami da parte dell’Organo di Revisione Contabile che hanno partorito, da ultimo, un incredibile, quanto unico, parere che è “condizionato” e con  “riserve”. E’ apparso pertanto, per onore del vero non solo a noi, come le anomalie dell’Amministrazione targata D’Agostino,  non solo continuino imperterrite, ma si ingigantiscano con il passare del tempo e con l’aumentare della spocchia e del delirio di potenza dei nuovi inquilini di Palazzo Razza. Dalla risposta data sia dal sindaco D’Agostino che dall’assessore Manfrida ( che nel firmare il documento congiunto con il sindaco ha dato un senso alla sua presenza in Giunta ed alle variopinte quanto improbabili deleghe a questi assegnate ) appare, purtroppo ancora una volta, evidente la incapacità a recepire le giuste critiche sollevate. Nel ringraziarli  per il loro articolo carico di fondamento giuridico,  ci preme evidenziare però che lo stesso è privo di  qualsiasi contenuto rispetto ai grossi dubbi da noi sollevati. Il Gruppo del PD ha evidenziato non un problema di competenza ( anche se questo si potrà vedere grazie a qualche ultimissima sentenza della Corte di Cassazione),  ma di procedura, nel senso che i nostri non ci hanno detto come mai prima della approvazione da parte del Consiglio Comunale  dello strumento finanziario ( dove la Tarsu è inquadrata con l’aumento) i nostri concittadini hanno già ricevuto la cartella di pagamento dalla TARSU riferita all’anno 2011 con il relativo aumento. Già da tempo avevamo cercato di sollecitare l’Amministrazione D’Agostino affinchè, alla luce della nuova politica derivante dal Federalismo Municipale, ci si attivasse per il reperimento urgente di nuovi finanziamenti e/o fondi . Nulla è stato fatto. Perché D’Agostino non ha risposto su questo? Che servono 12 assessori se non portano nulla alla nostra Vibo? L’incapacità dell’esecutivo di intercettare nuove risorse e/o finanziamenti, per come verificabile nell’approvando documento finanziario, certifica il fallimento dell’azione amministrativa della maggioranza. Perché non spiega ai cittadini come a Vibo Valentia si è proceduto semplicemente ad un aumento della TARSU – con pagamento anticipato –   che non cammina di pari passo al miglioramento del servizio della nettezza urbana che, come è evidente a tutti, peggiora di giorno in giorno. Pensano veramente ilsSindaco D’Agostino  & C.  che  si possano licenziare le legittime rimostranze e censure della opposizione consiliare definendole  come : “inesatte, strumentali e prive di fondamento giuridico?” Nel vuoto, anche questa volta,  delle mancate risposte sono cadute tante domande tra le quali : quali risorse ritengono di reperire con il sblocco dell’edilizia ? I proventi per il tributo dell’acqua, nonostante le promesse fatte relative allo sconto nelle tariffe,  come mai sono rimaste pressochè invariate? Artificio contabile e/o bugia ai vibonesi?  Perché il sindaco non ha risposto alle precise osservazioni poste dall’opposizione sui pareri dei Revisori dei Conti? La soluzione prospettata dai nostri acuti amministratori per fare cassa rimane quindi  l’aumento previsto sulle lampade votive nei cimiteri vibonesi, l’aumento delle rette dell’asilo nido comunale ecc.  Sicuramente non illegittimo, ma francamente ingiusto e comprovante che l’approvando Bilancio non va nella direzione di lenire il disagio della cittadinanza, bensì, con macroscopici artifici contabili, aggravi la già compromessa situazione economica dei nostri concittadini. Avremo modo nella sede del Consiglio Comunale, anche quest’anno, di esprimere le nostre legittime rimostranze ed inviti, a provare con i fatti le nostre argomentazioni ed, eventualmente,  a correggere il tiro nel solo interesse esclusivo delle città.

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