Sanità nel Vibonese. Salerno (PdL): “Pretendo quello che è già previsto dal Piano di rientro”

Vibo Valentia. In merito alle vicende della sanità vibonese, il consigliere regionale Nazzareno Salerno (PdL) dichiara quanto segue:

“L’invito al confronto, all’individuazione delle soluzioni ai problemi e all’attuazione delle stesse del presidente Giuseppe Scopelliti durante la riunione a cui hanno preso parte i sindaci e i consiglieri regionali del Vibonese, il sub-commissario per l’attuazione del Piano di rientro, il dirigente del dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie, la Commissione straordinaria dell’Asp ed il direttore sanitario aziendale costituisce un momento positivo all’interno di un processo che deve necessariamente portare alla rimozione delle criticità ed alla concreta realizzazione del diritto alla salute. Il presidente ha posto le basi per nuovi incontri operativi, ha ribadito le difficoltà derivanti dalle ristrettezze economiche e l’esigenza di dare seguito al Piano di rientro, ma ha anche precisato che l’ospedale generale di Tropea e l’ospedale di zona montana di Serra San Bruno, espressamente previsti dallo stesso Piano, vanno riempiti di contenuti affinché possano essere mantenuti i livelli essenziali di assistenza. Scopelliti ha inoltre ricordato che, cessata l’emergenza, si potrà eventualmente pensare a integrare con nuovi servizi questi presidi. Si tratta, dunque, della linea che ho sempre sostenuto e che ritengo quella idonea per rilanciare la nostra sanità. Gli stessi sindaci hanno sottolineato i disagi derivanti dalle delibere 940 e 941 dell’Asp puntualizzando l’assenza di una vera rete territoriale nel Vibonese e hanno confermato come l’ospedale di Vibo sia già congestionato e non possa andare ad assorbire utenza aggiuntiva proveniente da altri nosocomi. Ho apprezzato il loro modo di esprimere questa posizione in maniera garbata ma ferma, di dare prova di maturità amministrativa e di fare squadra, al di là delle appartenenze politiche, mostrandosi compatti nel difendere la sanità. L’incontro, dunque, ha rappresentato un primo passo in avanti, ma ora mi aspetto dalla Commissione dell’Asp i fatti. Attendo la modifica delle due delibere e gli interventi necessari per rendere i nostri nosocomi funzionanti ed efficienti, attendo la rimozione di quei dirigenti che, nel corso degli anni, con la loro azione hanno determinato lo sfascio della sanità vibonese, attendo azioni efficaci affinché i territori non si sentano abbandonati a loro stessi. Non mi aspetto nulla di diverso da ciò che è stato stabilito nel Piano di rientro, ma pretendo che quello che è legittimamente previsto per il Vibonese non sia scippato in nome dei tagli e dei risparmi ad ogni costo. La comunità vibonese deve veder rispettati i propri diritti. Diversamente lotterò con tutti i mezzi utili e leciti per ottenere questo scopo”.

 

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