Il Papa a Serra San Bruno: previste 25 mila presenze

Serra San Bruno (Vibo Valentia). In vista della visita di Benedetto XVI l’organizzazione dell’atteso evento è strutturata con un rilevante complesso di uomini e mezzi e queste giornate, a ridosso di domenica 9 ottobre, sono impiegate per limare qualsiasi particolare possa rivelarsi utile per azzerare eventuali disagi. Dopo il sopralluogo del Capo della Gendarmeria pontificia, Domenico Giani, è stato il turno del sottosegretario regionale alla Protezione civile, Franco Torchia, che ha raggiunto in elicottero lo stadio “La Quercia”, dove lo attendevano il presidente della Commissione regionale Sanità, Nazzareno Salerno ed il consigliere comunale delegato agli Affari generali, Adriano Tassone (il sindaco Bruno Rosi era impegnato in un tavolo tecnico con le massime autorità per la sicurezza dell’evento). Il gruppo ha attraversato a piedi il percorso che sarà seguito dal Pontefice e si è diretto nei pressi del palco, dove il Papa benedirà la folla. Nel corso dell’incontro sono stati messi a punto gli ultimi dettagli: il Santo Padre, uscendo dal campo sportivo, si immetterà su via Aldo Moro percorrendo un corridoio centrale ai cui lati si disporranno le migliaia di fedeli in attesa. Le transenne sono state collocate fino al piazzale accanto al monastero, dove il Papa si rivolgerà alla folla prima di fare ingresso in Certosa per celebrare i Vespri con i certosini. Due le aree che sono state riservate alle autorità. Uno spazio, a ridosso del palco, è stato dedicato ai disabili ed ai malati. Le diposizioni concordate fra la Gendarmeria pontificia, il Comune, le forze di polizia e la Protezione civile hanno l’obiettivo di assicurare la massima sicurezza e di rendere agevole la tranquilla permanenza delle 25 mila presenze previste. Oltre al personale comunale di servizio e alle forze di polizia, saranno presenti 500 volontari della Protezione civile e oltre 200 dipendenti Afor che sempificheranno le operazioni previste. Sono stati predisposti tre punti di raccolta dei visitatori che raggiungeranno il più importante centro montano del Vibonese con i pullman e coincidono con gli ingressi a Serra in direzione Mongiana, Soriano e Simbario. Rispetto alla visita del 5 ottobre 1984 di Giovanni Paolo II ci sono alcuni punti in comune e differenze: ventisette anni fa fu previsto lo stesso luogo per l’atterraggio (il campo sportivo), ma differente fu la destinazione. Giovanni Paolo II raggiunse località Santa Maria del Bosco, l’approdo di Benedetto XVI è, invece, il piazzale della Certosa. Da qui a domenica, non sono escluse modifiche in extremis al programma a causa del realistico rischio che la giornata possa essere segnata dalla pioggia.

nim

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