L’11.11.11 ha scatenato la mente fantasiosa di giornalisti, esperti vari e semplici cittadini. Tutti aspettavamo qualcosa. Ma cosa? C’è chi, invece, ha realizzato qualcosa. A Pisa esiste un ristorante particolare: “Il Numero 11” www.numeroundici.it perché in origine era situarato al n. 11 di Via Domenico Cavalca. Oggi si trova, invece, in Via San Martino, 47. Quando si entra nel locale, si va al bancone, si legge il menù e si ordina. Mentre preparano, prendi la tovaglietta, bicchieri, posate, acqua, vino e ti apparecchi dove trovi posto. Quando è pronto, ti chiamano per ritirare l’ordinazione. Dopo mangiato: sparecchi. La clientela è varia: studenti, turisti, impiegati, muratori, professionisti, matti e luminari. Su tutti gli avventori veglia l’undicesimo comandamento scritto sul muro in fondo alla sala : Rilassatevi. Undici Lettere. Tutto ciò non è sfuggito a Filippo Mariano di “ComunicarèCultura” www.comunicarecultura.it che ha organizzato, d’accordo con Marco Griffa titolare del ristorante, un concorso letterario per racconti brevi, composti da massimo 11.000 caratteri aventi per tema “Il Numero Undici” (ristorante), il numero undici (matematico) o la cucina. Comunicarècultura è un contenitore di esperienze e professionalità nel settore della comunicazione in ambito culturale e non solo. La risposta al concorso è stata positiva come scrive Marco Malvaldi, componente della giuria esaminatrice, nella prefazione al libro che raccoglie tutti i racconti “11 Racconti per Numeri Undici” (pp. 120 € 11,00) Edizioni ETS. Tra i racconti, forse quello più bello è “Il mio primo permesso” di Alessandra Porcu. L’autrice, detenuta nel carcere “Don Bosco” di Pisa, fruisce di un permesso premio di una giornata. Su consiglio di un’amica decide di pranzare a Il Numero 11. Riscopre l’uso delle posate di metallo (abituata a quelle di plastica) e i coltelli che tagliano. L’aspetto interessante e straordinario di questa iniziativa è aver unito due piaceri della vita: cibo e lettura.
Tonino Nocera