Crolla il tetto di un rudere abbandonato a Lazzaro, la denuncia del comitato Torrente Oliveto

Motta San Giovanni (Reggio Calabria). Crolla il tetto di un’abitazione privata in stato di abbandono, a Lazzaro in via degli Scalpellini. Se non ci scappa il morto non s’interviene in questo territorio.
Tragiche sarebbero state le conseguenze se il crollo del tetto dell’abitazione privata di via degli Scalpellini avesse interessato l’area servilizia e in quel momento si fossero trovati sul luogo dei bambini, atteso che il cancelletto di legno che permette l’accesso rimane sempre aperto. Nella contrada Oliveto il pericolo è sempre dietro l’angolo.
Una via pubblica separa l’immobile in questione da un’ampia struttura edilizia adibita a civile abitazione anch’essa in stato di degrado e di completo abbandono tanto che c’è il timore di possibili crolli visto che anche in questo caso parte del tetto è crollata.
Infatti, lo scorso mese di settembre questo Comitato aveva richiesto al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 di Reggio Calabria un urgente intervento in via degli Scalpellini e sul tratto urbano di Ss 106 di Lazzaro, esattamente nel tratto compreso tra il bivio stazione ferroviaria e il ponte stradale Oliveto, finalizzato all’accertamento di un grave inconveniente igienico sanitario i cui interventi a tutela della salute e incolumità pubblica, a nostro avviso, non erano più procrastinabili. Infatti, in via degli Scalpellini di Lazzaro a circa 50 metri lato nord dalla Stazione Carabinieri insiste al numero civico 14 un vetusto fabbricato in completo stato di abbandono. La situazione di grave degrado in cui versa tale struttura, il cui perimetro ricade su vie pubbliche, è divenuta habitat di insetti, topi, cani randagi, che sono un indubbio pericolo per i residenti. Un ulteriore pericolo reale, concreto e grave per la salute pubblica è dato dalle numerose lastre di eternit vecchio tipo in parte rotte, alcune depositate sull’area cortilizia e altre appoggiate sulla parete di un manufatto posto nella stessa area d’accesso all’immobile.
Il potenziale pericolo per la salute della collettività aumenta, atteso che l’intera zona è caratterizzata da una elevata ventosità media in tutto il periodo dell’anno e tenuto conto che le suddette lastre di eternit oltre a essere rotte sono usurate e sbriciolate, di conseguenza potrebbero liberarsi nell’atmosfera fibre di amianto che oltre ad essere respirate dagli abitanti vicinori interesserebbero il limitrofo centro abitato.
Più volte è stata notata la presenza di ratti e vipere nella zona circostante e nelle vicine aree private e sulla Ss 106 ove spesso troviamo anche topi morti.
A seguito della succitata segnalazione, il direttore dell’Area dipartimentale di Sanità Pubblica, dottore Pietro Ligato, sempre attento alle problematiche che riguardano l’igiene e la salute pubblica, disponeva una ispezione e verifica sopralluogo a seguito del quale il personale sanitario certificava quanto lamentato dallo scrivente Comitato e provvedeva ad attivare gli organismi pubblici interessati e/o competenti per la messa in sicurezza del sito.
Alla data odierna non sono stati adottati provvedimenti concreti a tutela della salute e incolumità pubblica e il tetto dell’ampia struttura edilizia, in parte crollato, evidenzierebbe problemi di ordine statico tali, in caso di evoluzione, da potere costituire condizioni di pericolo per la pubblica incolumità.
In considerazione che l’immobile posto al numero civico 14 ricade su strada pubblica e quello posto al numero civico 24, pur ricadendo su proprietà privata non preclude l’accesso, soprattutto ai bambini, all’area cortilizia, è necessario che chi di competenza intervenga con urgenza su entrambi gli immobili a salvaguardia dell’incolumità pubblica.

Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
rappresentato da Vincenzo Crea

foto d’archivio

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