Ospedale San Bruno. Domani lo sciopero generale indetto dal Comitato Pro-Serre

Serra San Bruno (Vibo Valentia). Serra San Bruno domani si fermerà, metterà in atto uno sciopero generale senza precedenti per dare un segnale forte di protesta contro il pesante ridimensionamento del locale presidio ospedaliero, ridotto a soli 20 posti letto di medicina dopo l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario. Allo sciopero, nato per iniziativa del Comitato civico Pro-Serre, hanno aderito i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Slai Cobas, molti partiti politici, movimenti e associazioni operanti sul territorio, nonché numerosi sindaci della zona delle Serre. Domani mattina si terrà una manifestazione che si annuncia imponente visto il larghissimo numero di adesioni che il Comitato ha raccolto nei paesi della zona. Mentre i commercianti serresi, in massa, metteranno in atto una serrata senza precedenti, un corteo che partirà alle 10 da piazza Monsignor Barillari (chiesa Matrice) attraverserà tutto il paese, passando per l’ospedale “San Bruno”, e terminerà la sua marcia in piazza Carmelo Tucci, di fronte al Municipio, dove ci saranno gli interventi dei sindaci e del Comitato promotore, che ha raccolto a suo sostegno oltre 4mila firme. Moltissime realtà del territorio, tra cui un gran numero di giovani studenti, si sono avvicinati negli ultimi tempi al Comitato per dare sostegno attivo alla battaglia civile in difesa dell’ospedale. Il Comitato porta avanti delle proposte e delle rivendicazioni ben precise: l’ospedale “San Bruno”, classificato come ospedale di montagna e ridotto ai minimi storici, deve essere riconosciuto come ospedale generale con la modifica dei decreti 18/2010 e 106/2011 del commissario ad Acta Scopelliti; il locale nosocomio deve essere dotato al più presto di una seconda autoambulanza, poiché al momento la gestione delle emergenze presenta problemi drammatici. Il “San Bruno” è vitale per 40mila cittadini dell’area delle Serre: non si può stare in silenzio mentre viene spogliato di ogni servizio, condannando così il territorio alla precarietà, all’emarginazione, allo spopolamento, alla morte. Un popolo che non lotta per la propria salute è un popolo senza dignità. La tua terra ha bisogno di te!

Comitato civico Pro-Serre

 

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