Vibo. Proposta Cisal per superare i disagi del mercato coperto

Vibo Valentia. La Cisal si pone a sostegno della legittima rivendicazione dei venditori ambulanti e commercianti che operano all’interno del mercato coperto comunale di via Clarisse che oggi hanno manifestato la loro contrarietà all’ordinanza del sindaco che vieta, a partire da lunedì 16 aprile, l’utilizzo degli spazi occupati attualmente per l’esercizio della vendita quotidiana dei prodotti. “Chiusura temporanea – si legge, tra l’altro, nell’ordinanza municipale firmata dal sindaco Nicola D’Agostino e dal dirigente del Settore 6, Pasquale Scalamogna – fino alla completa messa in sicurezza, al ripristino e al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie e all’assolvimento a tutti gli obblighi di legge.” Si tratta di un provvedimento che ha messo sul sentiero di guerra i venditori interessati che, respingendo l’intimazione dell’ordinanza stessa hanno subito ribattuto ed in termini perentori che “non cederanno di un sol millimetro dalla loro decisione di non abbandonare il posto di lavoro fino a quando l’Amministrazione comunale non avrà garantito l’immediato utilizzo di uno spazio alternativo a quello odierno. Non è giusto buttarci in mezzo alla strada dalla sera alla mattina. Avrebbero dovuto pensarci prima proponendoci una dignitosa soluzione, capace di affrontare e superare l’emergenza che si è determinata”. Per come è stato organizzato l’intervento, affidandolo all’esecuzione di una ordinanza, a loro non sta bene. Da qui la vibrata protesta di questa mattina. I venditori ambulanti ed i commercianti del mercato coperto di via Clarisse, dunque, non ci stanno e considerano un abuso l’idea di interrompere la loro attività quotidiana di vendita. “I signori del palazzo si adoperino per sistemarci diversamente in attesa dell’effettuazione dei lavori di ristrutturazione del mercato coperto – sostengono – noi abbiamo bisogno di lavorare tutti giorni”. La Cisal comprende e sostiene la legittima reazione dei venditori che a loro volta questa mattina, protestando di fronte all’ingiunzione di abbandonare il posto di lavoro, hanno anche aggiunto: “Fino a ieri dov’erano gli amministratori comunali. Perché non ci hanno pensato in tempo prima di venire a cacciarci? Il segretario provinciale aggiunto del sindacato, Filippo Curtosi, ha intanto inviato, immediatamente, una lettera al Prefetto Michele di Bari e al sindaco Nicola D’Agostino. “La Cisal – scrive Filippo Curtosi – per il ruolo che occupa nel mondo del lavoro desidera esprimere, dopo aver raccolto anche la protesta di numerosi lavoratori del settore, un suo pensiero in direzione della necessità di meglio chiarire gli aspetti della delicata vicenda che interessa oltre 30 venditori e produttori che occupano gli spazi interni al mercato coperto comunale di via Clarisse. Sulla sua chiusura, a nostro modesto avviso, non è stata tentata, stando a quanto si evince, alcuna forma di mediazione e ciò penalizza enormemente i lavoratori agricoli- venditori diretti dei prodotti- e commercianti oltre agli stessi cittadini consumatori che in tal senso verrebbero a pagare un prezzo troppo alto sugli effetti della vicenda. Fermo restando al rispetto dei contenuti dell’ordinanza se le cose dovessero rimanere allo stato attuale, in assenza di una soluzione equa e condivisa, per i lavoratori si tratterebbe di dover prendere atto di una sonora sconfitta, dalla quale non può rimanere indenne neanche lo stesso Comune. Siamo convinti, in ogni caso, che occorre mantenere un certo riguardo verso i ceti più deboli, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando. Stamattina la Cisal– prosegue la lettera del sindacato – ha sentito il bisogno di ascoltare le preoccupazioni e i forti timori dei lavoratori interessati alla protesta che si sono posti numerosi interrogativi e tra questi si sono domandati : “Come facciamo a lavorare sotto la pioggia e sotto il sole ? Ci chiediamo, inoltre, come possiamo garantire la qualità e la salubrità dei nostri prodotti?” La Cisal condivide ogni forma di loro preoccupazione e nello stesso tempo si rende interprete delle loro istanze al fine di trovare una soluzione condivisa. Nella sua specificità di sindacato autonomo e responsabile, al fine di evitare facili strumentazioni, propone subito una sua idea per superare l’odierna emergenza e che consiste nell’allestire una tensostruttura in un piazzale idoneo, e questo potrebbe essere, tra gli altri spazi cittadini, anche Largo Spogliatore, per ospitare, in maniera temporanea ed in attesa dei lavori di ristrutturazione dei locali del mercato di via Clarisse, venditori diretti ed i commercianti, garantendo loro la massima sicurezza. Tenuto conto, infine, della nota crisi finanziaria in cui versa il Comune – conclude Filippo Curtosi – si suggerisce di coinvolgere altre istituzioni, ad esempio la protezione civile, per il recupero delle strutture necessarie a consentire la sistemazione dei venditori e favorire la libera commercializzazione dei prodotti.” La Cisal confida nella già collaudata capacità di mediazione del prefetto Michele di Bari e nella comprensione del sindaco Nicola D’Agostino.

Segreteria provinciale Cisal

 

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