Consiglieri e assessori indagati. Repice (Passione Tropea): “Il sindaco avrebbe dovuto dar seguito alla nota del Prefetto”

Tropea (Vibo Valentia). Prescindendo dalle implicazioni penali della vicenda, sulle quali non mi permetto di rilasciare alcun commento, trattandosi di determinazioni che devono assumere i magistrati, la questione ha risvolti politici molto importanti. I componenti del gruppo consiliare di minoranza hanno segnalato insistentemente al sindaco di Tropea sin dallo scorso mese di settembre la gravità della situazione che coinvolge la quasi totalità della Giunta comunale. E’ una situazione paradossale, che lede enormemente l’immagine delle Istituzioni e della città di Tropea. Certamente tanto clamore si sarebbe potuto evitare se il sindaco avesse accolto le legittime richieste del gruppo di minoranza e, soprattutto, se avesse dato corso alla nota con la quale il Prefetto chiedeva al Comune l’avvio della procedura di decadenza dei consiglieri in mora. Pur prescindendo dall’esito della inchiesta penale, mi chiedo quale credibilità abbia, agli occhi del cittadino, l’amministratore che non paga i tributi dello stesso Comune che amministra. A questo punto ognuno si comporterà come la propria etica gli consiglia. Ovviamente il gruppo di minoranza “Passione Tropea” intraprenderà le azioni più opportune per tutelare il buon nome della città.

Dottor Adolfo Repice – Capogruppo Passione Tropea

 

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