Comune di Vibo: i sindacati minacciano la sospensione dei servizi contro la mancata retribuzione del contratto decentrato

Vibo Valentia. “L’atteggiamento assunto dall’Amministrazione comunale di Vibo Valentia in ordine al mancato pagamento delle indennità relative all’approvazione del contratto decentrato del 2011 non è più tollerabile. Se entro due giorni non verranno poste in pagamento si procederà alla sospensione dei servizi”. Lo rende noto Filippo Curtosi, segretario provinciale aggiunto della Cisal, che così prosegue: “Non possiamo tollerare che per sindaco, assessori e consiglieri vengano rispettati i tempi per le rispettive retribuzioni mentre per i diritti dei lavoratori si debba sempre ricorrere alla pratica della cultura del rinvio. Al termine della riunione odierna, presenti anche Eleonora Cavallaro e Salvatore Franzè, dirigenti della segreteria provinciale, la Cisal ha espresso la sua più viva disapprovazione e lo ha fatto presentando all’attenzione di Cgil, Cisl e Uil, che ne hanno condiviso l’idea, un documento con cui viene condannata la posizione assunta dall’Amministrazione comunale rispetto ad un contratto sottoscritto da quasi un anno. Non è la prima volta che i dirigenti di Palazzo Luigi Razza adottano la fin troppo comoda strategia del ritardo che va contro i legittimi interessi dei lavoratori chiamati spesso a dar fiato a tutte le loro energie per ottenere un diritto dovuto e riconosciuto. E’ un sistema – sostiene l’esponente della Cisal – che va condannato e che conferma il comportamento di un’Amministrazione che non riesce a tutelare gli interessi dei lavoratori e che si mette in evidenza per la sua indifferenza, apatia e abulia. Abbiamo intimato il nostro diktat nella speranza che nelle prossime 48 intervengano fatti nuovi ed intesi a sbloccare una situazione di assoluta vergogna”. “La piena condivisione con le altre rappresentanze sindacali – termina Filippo Curtosi – sta a dimostrare quanto sia cospicua la validità della protesta che oggi investe una classe dirigente che fa acqua da tutte la parti.

 

Exit mobile version