Sanità privata. Il Pd: “Basta alle chiacchiere di Scopelliti, si salvaguardino servizi ed occupazione”

Reggio Calabria. La colpa dei tagli nella sanità pubblica e privata è di Scopelliti. Il governatore, nella qualità di commissario, nel piano di rientro ha deciso la chiusura di posti letto. Per capire cosa stia avvenendo nella sanità calabrese basta l’ultimo esempio di mobilitazione di cittadini contro le decisioni di Scopelliti, cioè la manifestazione contro la chiusura dell’ospedale “Evoli” di Melito. Occorre garantire i servizi minimi essenziali che nella nostra regione non sono salvaguardati. Scopelliti venga a discutere in Consiglio regionale e porti in aula un piano per tutelare lavoratori e cittadini utenti. Basta chiacchiere, anche perché gli operatori sono in difficoltà. Ad esempio, l’anno scorso il governatore aveva preso un impegno preciso con il policlinico “Madonna della Consolazione”: la chiusura di alcuni reparti in cambio dell’apertura dei servizi di riabilitazione e lungodegenza dal primo gennaio. Impegno che, ovviamente, non è stato rispettato. Dunque, ci fidiamo poco delle rassicurazioni di Scopelliti. E, quindi, siamo vicini al Policlinico e alle altre strutture colpite dai tagli del Centrodestra. Anche perché la Regione Calabria è quella che a livello nazionale paga con più alto ritardo le strutture. Non siamo solo noi a dirlo, ma anche uno studio del Pdl. È Berlusconi, quindi, a sconfessare Scopelliti. Il governatore faccia un tavolo di concertazione fra proprietà, sindacati e direttore generale dell’Asp Squillacioti per trovare una soluzione al mantenimento di servizi ed occupazione e per programmare il futuro. Chiediamo a Scopelliti che i tagli non penalizzino lavoratori e cittadini utenti e, quindi, vengano fatti sugli sprechi delle consulenze e dei direttori generali.

Partito Democratico di Reggio Calabria

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