Catanzaro. Facoltà di Medicina trasferita a Cosenza, i gruppi consiliari di centro sinistra: “Vogliamo chiarezza”

Catanzaro. Il trasferimento della facoltà di Medina a Cosenza, per il governatore della Calabria, Peppe Scopelliti, è una barzelletta. In pieno stile berlusconiano, la buttiamo sul ridere. E la raccolta firme promossa da Comunicalmed a Cosenza per sollecitare l’avvio dei corsi nella città Bruzia? Tutto un grande scherzo. Che poi l’uscita di Scopelliti rischi di aprire un problema politico tutto interno al Pdl, e in campagna elettorale non sarebbe proprio il caso, perché finora a difendere l’idea della Facoltà di Medicina all’Unical erano scesi molti dei colonnelli soprattutto del cosentino- basti citare Gentile e Occhiuto sindaco -, fa ridere poco, e sicuramente tra qualche ora, se ne accorgerà soprattutto il governatore. E sia chiaro che quando ci avventuriamo nel terreno della difesa delle prerogative dell’Università Magna Graecia lo facciamo in un’ottica complessiva e non certo campanilistica, finalizzata alla tutela di un patrimonio di esperienze e conoscenze posto da decenni al servizio di tutta la Regione. In questo clima allegro da simpatica brigata, però, di tutto questo scherzare sul trasferimento della facoltà di Medicina a Cosenza, pericolosa ipotesi su cui abbiamo cercato di attirare l’attenzione delle istituzioni nostrane sin dallo scorso anni, senza raccogliere alcun riscontro di considerazione, continua ad essere assordante il silenzio del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo – che con il rettore continua a parlare dell’istituzione di una facoltà umanistica nel centro storico – e della presidente della Provincia, Wanda Ferro, a tutti gli effetti componenti della stessa coalizione politica del governatore. Se ritrovandosi assieme a ragionare del destino della facoltà di medicina che dovrebbe restare solo a Catanzaro, riflettessero anche su un altro grave rischio che corre il panorama sanitario del Capoluogo – il trasferimento della cardiochirurgia a Reggio Calabria – rischio anche questo segnalato da noi in tempi non sospetti, scopriremmo tutti che c’è poco da ridere. Abramo e Ferro si facciano dire, una volta per tutte, se è vero che nel Protocollo d’intesa tra Regione e Università “Magna Graecia” è previsto questo trasferimento, visto che allo stato mancherebbe solo la firma del Rettore, prof. Aldo Quattrone. Attendiamo fiduciosi un po’ di chiarezza. E siamo serissimi.

I gruppi consiliari di centrosinistra
Comune di Catanzaro

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