Pizzo. L’ultimo dei sei rinvenimenti di tartarughe morte accertate sul Tirreno

Pizzo (Vibo Valentia). E’ pervenuta questa mattina alla sala operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina la segnalazione fatta da privato cittadino, relativamente al rinvenimento di una tartaruga sul litorale di Pizzo e più precisamente sulla spiaggia antistante la località Colamaio. Il servizio operativo della Guardia Costiera di Vibo disponeva l’intervento dei militari dell’ufficio locale marittimo di Pizzo, che poco dopo giungevano sul posto, ove si rendevano conto del decesso del giovane esemplare di tartaruga specie caretta caretta. Sul luogo del ritrovamento anche il dott. Paolillo del Wwf, che procedeva al riconoscimento della specie e alle misurazioni di rito (peso di circa 35 kg lunghezza 63 cm). Il comandante della Guardia Costiera di Pizzo maresciallo Caretto Francesco, richiedeva l’intervento sul posto del veterinario di turno dell’Asp di Vibo Valentia dott.ssa Mazzeo, che ne verificava il decesso dovuto ad un amo da palangaro e ne disponeva l’avvio allo smaltimento, quest’ultimo eseguito dal Comune di Pizzo nel primo pomeriggio di oggi. Il responsabile del Wwf regionale dott. Paolillo, il quale ha evidenziato che negli ultimi giorni sono state rinvenute altre cinque tartarughe morte sui litorali tirrenici, tutti segnalati dai comandi territoriali delle locali guardia costiera intervenuti. Il dott. Paolillo ci tiene ad evidenziare che le tartarughe sono una specie protetta e il rinvenimento di esemplari in difficoltà, deve essere immediatamente comunicato alla Guardia Costiera, che ne coordina l’assistenza immediata. “Possono verificarsi, infatti – spiega il dott. Paolillo – catture accidentali da parte di pescatori professionisti o diportisti, che non devono aver timore di richiedere l’intervento della Guardia Costiera, che si attiva per le assistenze e i trasferimenti, tramite il Wwf, presso il Centro di Recupero e Soccorso “a.m.p.” di Capo Rizzuto. Potrebbe capitare che la tartaruga recuperata nella battuta di pesca possa essere salpata a bordo e il tagliare la lenza e rigettare l’esemplare in mare non potrebbe essere sufficiente a salvare la tartaruga che potrebbe avere ingoiato l’amo”. Anche il capo del compartimento marittimo di Vibo Valentia Marina c.f. (cp) Paolo Marzio, evidenzia l’importanza di contattare tramite il numero gratuito 1530 la Guardia Costiera competente per territorio, che si attiverebbe immediatamente per la salvaguardia dell’esemplare in difficoltà.

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