Lamezia. Distaccamento di Agraria, Talarico: “Un’esperienza che non sarà vanificata”

Lamezia Terme (Catanzaro). “Se non sarà possibile mantenere il dipartimento universitario di Agraria, comunque, l’esperienza del polo distaccato di Lamezia, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, non sarà vanificata”. E’ quanto sostiene il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, dopo un proficuo incontro a Palazzo Campanella con il rettore dell’Università professor Pasquale Catanoso, presente il direttore generale dello stesso ateneo professor Marcello Zimmone. In conseguenza dell’applicazione della nuova legge e delle direttive dell’Anvur, che impediscono l’apertura e il mantenimento di sedi universitarie decentrate, la conservazione del dipartimento di Agraria nel lametino ha incontrato ostacoli difficili da superare. “L’Università Mediterranea – dice Talarico – si è resa però disponibile ad affrontare la questione, tenendo nella massima considerazione la vocazione agricola del territorio e riconoscendo la positività dell’esistenza del polo universitario lametino. C’è stata – afferma il presidente del Consiglio regionale – una condivisione piena, con il rettore e il direttore generale, delle esigenze e delle aspettative che sono state illustrate nel corso dell’incontro e si spera che sia adesso possibile non disperdere un’esperienza più che decennale, con progetti innovativi e conciliabili con le restrizioni imposte dalla legge. Nelle prossime settimane – dice Talarico – avremo nuovi incontri, ancora con i vertici dell’Università Mediterranea e del Ministero dell’Università e della Ricerca, per mettere a punto un programma e concretizzare le proposte che saranno poi presentate a Lamezia nel corso di un incontro, nella stessa sede universitaria, che si terrà nel prossimo mese di Ottobre. Riteniamo – conclude Talarico – che si dovrà venire incontro, prevalentemente, alle esigenze degli studenti e allo stesso tempo tendere a tenere in vita un’esperienza positiva che nella città di Lamezia risale al 1999, con l’avvio dei corsi finalizzati, a quell’epoca, al conseguimento dei diplomi universitari”.

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